La parola più lunga della lingua italiana "Supercalifragilistichespiralitoso" è la parola più lunga in italiano ? Non è esat...
La parola più lunga della lingua italiana |
"Supercalifragilistichespiralitoso" è la parola più lunga in italiano? Non è esattamente così, con buona pace della divertente e indimenticabile Mary Poppins; questa accozzaglia di lettere, infatti, non vuol dire assolutamente nulla e cede facilmente il posto a un avverbio registrato in tutti i dizionari della lingua italiana, che, come sapete, riportano parole in disuso e in uso, anche quelle, quindi, che non vi sognereste mai di utilizzare e che chiunque vi sconsiglierebbe.
Escludendo i tecnicismi del linguaggio medico, uno tra i linguaggi settoriali per eccellenza, la parola più lunga della lingua italiana dovrebbe essere "precipitevolissimevolmente", superlativo assoluto "personalizzato" dell'avverbio "precipitevolmente", che a sua volta deriva da "precipitevole". Colui che l'ha introdotta nel lessico è Francesco Moneti, autore secentesco di Cortona convertita, opera scritta contro i gesuiti.
Escludendo i tecnicismi del linguaggio medico, uno tra i linguaggi settoriali per eccellenza, la parola più lunga della lingua italiana dovrebbe essere "precipitevolissimevolmente", superlativo assoluto "personalizzato" dell'avverbio "precipitevolmente", che a sua volta deriva da "precipitevole". Colui che l'ha introdotta nel lessico è Francesco Moneti, autore secentesco di Cortona convertita, opera scritta contro i gesuiti.
Il superlativo è piuttosto particolare, perché, se avesse seguito la grammatica normativa, questo autore avrebbe dovuto scrivere senza alcun dubbio "precipitevolissimamente". Il superlativo degli avverbi in -mente, infatti, si forma aggiungendo al superlativo del genere femminile dell'aggettivo il suffisso -mente; la parola "precipitevole", quindi, diventa "precipitevolissimo", poi "precipitevolissima" e, infine, "precipitevolissimamente".
Finora sono state proposte molte altre parole (alcune più lunghe, a dire il vero), ma nessuna, per un motivo o per l'altro, ha preso il posto di questo "monetismo" bizzarro, che è ancora la "parola più lunga d'Italia".