Alcuni esami universitari sono indimenticabili, ora per un motivo ora per un altro: non solo, quindi, per quel professore conosciuto p...
Alcuni esami universitari sono indimenticabili, ora per un motivo ora per un altro: non solo, quindi, per quel professore conosciuto per bocciare gran parte degli esaminandi, e neanche per uno dei soliti assistenti che, nel mondo delle università, sono associati - ma solo in linea di massima - a persone frustrate; capita molto spesso, infatti, di imbattersi in studenti universitari decisamente sui generis, gli stessi che, volendo tentare un esame, e non avendolo quindi preparato al meglio, collezionano figuracce che, se da una parte fanno sbellicare dalle risate, dall'altra farebbero impallidire chiunque.
L'aneddoto riportato qui di seguito è ambientato in una università del Sud - molto prestigiosa, a dire il vero - in un caldissimo pomeriggio d'estate. Protagonisti? Una precisissima insegnante di linguistica generale e una ragazza piuttosto agitata e altrettanto impreparata. L'oggetto della discussione? Il sintagma nominale: un gruppo di parole che ha come elemento principale il nome (per esempio: "la giostra bella", dove "la" e "bella" sono i determinanti e "giostra" è il determinato). Vediamo cosa è successo:
Professoressa già particolare di suo: “Mi faccia l’esempio di un sintagma nominale”
Ragazza ancor più particolare: “Nell’orto”
La professoressa sta per alzarsi: “Ne è proprio sicura?”
La ragazza inizia a contare i secondi: “…”
La professoressa è incredula: “Suvvia, risponda!”
La ragazza, pietrificata: “Sì… Articolo 'nel' e nome 'orto'”
Chiamate il 118, la prof. ha avuto un calo di pressione improvviso: “Signorina…”
La ragazza sa che è giunta la sua ora: “…”
La professoressa ritorna in sé: “Ci vediamo tra qualche anno!”
La ragazza… Eh? La ragazza… Dove sarà ora?
PS. Si lavora di fantasia, ma fino a un certo punto...