Le lezioni universitarie non sono mai state così divertenti, e questa volta non è una ragazza alle prese con un esame di linguistica gen...
Le lezioni universitarie non sono mai state così divertenti, e questa volta non è una ragazza alle prese con un esame di linguistica generale a fare da protagonista, né un professore ordinario di quelli chiacchieratissimi tra le mura scolastiche (e non solo): a regalarci un po' di risate - non troppe, a dire il vero, considerato il peso dell'errore più volte commesso - è stata un'assistente piuttosto severa di una nota università, in cui la letteratura regna incontrastata e sovrana, assieme alla storia; i corsi di grammatica e lingua italiana, invece, no.
Tutto accadde nel lontano 2009, quando frequentare le lezioni non era ancora diventato un optional. Quella volta entrò lei in aula, e non la solita professoressa: lei, l'assistente che nessuno vorrebbe mai incontrare nel corso della propria carriera accademica, ma che tutti, purtroppo, siamo chiamati ad affrontare almeno una volta nella vita. Ma veniamo al dunque:
Assistente frustrata: “Convivio signif… Ragazzi, fate silenzio!”
I ragazzi se ne infischiano e continuano a fare palline di carta
Assistente frustrata e nervosa: “L’opera di Dante è in… Ragazzi, basta! Silenzio”
I ragazzi continuano incessantemente a costruire palline di carta
Assistente nera per il nervosismo: “Ragazzi, avete stufato! Basta con questo fruscio!”
I ragazzi si interrogano: “Fruscio?”
Assistente soddisfatta: “Perché Dante Alighieri, in realtà…”
I ragazzi continuano a interrogarsi e a chiacchierare tra loro
Assistente di nuovo nera: “Voi, lì in fondo, da lì viene questo fruscio! Smettetela!”
La lezione finisce un’ora prima del previsto con l’assistente convinta di aver sentito un “fruscio”.
E pensare che stava parlando del padre della lingua italiana...
E pensare che stava parlando del padre della lingua italiana...