Ennesimo intervento sull’ analisi logica . Se vi siete persi qualche puntata, non esitate a consultare questo link , dove troverete ind...
Ennesimo intervento sull’analisi logica. Se vi siete persi qualche puntata, non esitate a consultare questo link, dove troverete indicazioni su soggetto, predicato verbale e complemento oggetto (o diretto). Questo post è dedicato, invece, ai complementi indiretti, vale a dire quei complementi che, introdotti quasi sempre da una preposizione, completano il verbo, il soggetto o qualsiasi altro costituente della frase, fornendo informazioni di vario tipo: di tempo, di spazio, di qualità , quantità e via dicendo.
Non tutte le grammatiche individuano lo stesso numero di complementi: c’è chi non entra nel particolare; chi, invece, è molto preciso, talvolta in modo eccessivo. Mi fido moltissimo di ciò che scrive Luca Serianni; perciò – come per la maggior parte degli interventi di Linkuaggio? No, grazie! – seguirò le sue Garzantine, almeno per ciò che riguarda la lista dei complementi.
Il trucco per individuare il complemento obliquo è semplice: basta trovare quella domanda che dà come risposta il gruppo di parole o la parola da analizzare. A seconda del quesito che ci porremo, distingueremo diversi tipi di complemento indiretto: tempo, luogo, quantità , qualità , argomento, materia e via dicendo. Qui mi soffermerò soltanto su alcuni gruppi di parole, quelli più semplici. A tutti gli altri riserverò un apposito post.
- Complemento d’agente o di causa efficiente, che rappresenta il soggetto logico della frase, argomento sul quale ritornerò. Ai fini della sua individuazione, sappiate che risponde alla domanda da chi/da che cosa? Nel primo caso (da chi?) parliamo di complemento di agente; nel secondo (da che cosa?), invece, di causa efficiente. Prendete in considerazione le seguenti frasi e avrete tutto più chiaro:
(A) Il gatto è stato morso (da chi?) dal cane
(B) Non si è fatto abbattere (da che cosa?) da quella telefonata
Ricordate che potrete trovarlo solo nelle frasi passive.
- Complemento di termine, che rappresenta l’entità su cui “termina” l’azione. Le definizioni date dalle grammatiche sono difficili da capire e spiegare, soprattutto; ragion per cui, è molto meglio, a fini pratici, affidarsi al classico “risponde a”: questo complemento risponde alla domanda a chi/a che cosa? Ecco a voi degli esempi:
(A) Hai dato il quaderno (a chi?) a Luigi?
(B) Non ho dato nessun colpo (a cosa?) al pc.
- Complemento di specificazione, che fornisce determinazioni aggiuntive di vario tipo: di proprietà , di parentela, di specificazione vera e propria e via dicendo. Risponde alla domanda di chi/di che cosa? e lo trovate nelle seguenti frasi:
(A) Il ragazzo (di chi?) di Paola è un ingegnere.
(B) La giacca (di chi?) di Gianluca è sul tavolo.
- Complemento di argomento, che indica l’argomento di cui si sta parlando. Risponderebbe alla domanda di chi/di che cosa?, ma è meglio utilizzare a proposito di chi?/a proposito di cosa? per non confondersi con quello di specificazione. Ecco altri esempi:
(A) Mi hai parlato (a proposito di chi?) di Mario e non mi dici nulla (a proposito di cosa?) di quel fatto?
(B) Lei è stata chiamata da me per conferire (a proposito di chi?) su Garibaldi e non su Mussolini!
- Complemento di causa, che rappresenta la causa dell’azione. Risponde alla domanda a causa di chi/a causa di cosa? o semplicemente a perché? e lo trovate nei seguenti esempi:
(A) Non sono tornato a casa, (perché?) a causa tua.
(B) Sei impazzito (a causa di cosa?) per così poco?
- Complemento di compagnia o di unione, che indica la persona o le persone, la cosa o le cose, l’entità o le entità , in compagnia delle quali si svolge l’azione. Risponde alla domanda con chi?, in questo caso parliamo di complemento di compagnia, con che cosa? In quest’ultimo, invece, siamo in presenza di un complemento di unione. Trovate alcuni esempi qui di seguito:
(A) (Con chi?) Con lui sono venuto, non (con chi?) con te!
(B) Vieni a scuola (con che cosa?) con la borsa, vero?
- Complemento di quantità , che esprime una quantità specifica o generica. Risponde, ovviamente, alla domanda quanto? Eccovi alcuni esempi:
(A) (Quanto?) Quanto costa questo barile (da quanto?) da venti chili?
(B) Hai capito che pesa (quanto?) di più del tuo cane?
Avrete sicuramente capito, leggendo le frasi e non solo, che ogni complemento può essere rappresentato anche da una sola parola – un nome, per esempio. Ci sono, tra l’altro, molti casi in cui un gruppo di parole può assolvere la funzione di più complementi; in cui, cioè, la linea di confine tra un complemento e l’altro è davvero sottile. Questi casi, comunque, saranno discussi durante le esercitazioni di Grammatica Italiana.
Mancano all’appello diversi complementi: di luogo, di tempo, di mezzo, di modo, di qualità , di materia e via dicendo. Su questi ritornerò nei prossimi interventi: necessitano di maggiori chiarimenti. Per altre spiegazioni, non esitate a contattarmi via e-mail o lasciando un commento.
La foto è tratta da Pixabay.com