"Zeppa" in enigmistica non identifica un tipo di suola come quella che vedete nell'immagine, ma uno schema piuttosto partico...
"Zeppa" in enigmistica non identifica un tipo di suola come quella che vedete nell'immagine, ma uno schema piuttosto particolare, attraverso il quale, partendo da un’altra, si arriva a un altro lemma, mediante un determinato procedimento: prima si aggiunge una lettera qualsiasi all'interno del termine; poi lo si anagramma in tutti i modi possibili.
I seguenti esempi di zeppa dovrebbero rendervi la spiegazione molto più chiara:
(A) "Sono": "suono", "sogno", "snodo"
(B) "Alice": "calice"
(C) "Abito": "ambito", arbitro"
(D) "Cane": "canne"
(E) "Canone": "cannone"
(F) "Astronomi": "gastronomia"
Come avrete senz'altro notato, le possibilità di aggiungere le lettere alla parola iniziale sono parecchie. Potete:
- Aggiungerle semplicemente nel corpo della parola (come in "sono/sogno" "abito/ambito");
- Aggiungerle all’inizio della parola ("alice/calice"): in questo caso, parliamo di "aggiunta iniziale";
- Aggiungerle alla fine della parola: si tratta di "aggiunta finale";
- Aggiungerle sia alla fine sia all’inizio ("astronomi/gastronomia"): parliamo di "aggiunta di estremi";
Se si aggiunge una lettera, parliamo solo di “zeppa”; se ne vengono aggiunte due, di “bizeppa”; spesso, infine, ci si può imbattere nella ripetizione dello stesso suono (come nel caso "cane/canne"), quindi in un "raddoppiamento".