Tra le parole difficili rientrano anche i " bifronti ", tipici - come qualcuno saprà senz'altro - dell' enigmistica ,...
Tra le parole difficili rientrano anche i "bifronti", tipici - come qualcuno saprà senz'altro - dell'enigmistica, settore che, come qualsiasi altro, ha un suo codice linguistico ben preciso. Non per niente, lo statuto della parola bifronte è stato ufficializzato, e distinto da quello della parola palindroma - sulla quale ci siamo soffermati in precedenza con diversi esempi -, nel 1932 proprio dagli esperti di cruciverba e non solo. Se per "palindromo" intendiamo una parola che non cambia significato indipendentemente dal verso in cui la si legge (da destra verso sinistra o da sinistra verso destra), con "bifronte" facciamo riferimento all’esatto opposto.
Bifronti, infatti, sono tutti quei vocaboli che acquisiscono un nuovo significato se letti da destra verso sinistra. Ecco a voi diversi esempi trovati in rete e non solo: acetone/enoteca, Adige/egida, arco/ocra, eraso/osare, idem/medi etc.
Esistono, ovviamente, anche i bifronti a frase, che consistono in costrutti come il seguente: la frase è la mina, tralasciando l’accento sulla e e gli spazi, se letta al contrario, corrisponde alla parola animale. Cioè significa che quella che prima era una proposizione è diventata un nome.
Ma non è finita qui: ci sono anche veri e propri casi di frase bifronte; pensate, per esempio, ad amori di dea, che, letto da destra verso sinistra, corrisponde ad aedi di Roma; in questo caso, infatti, la frase ha cambiato significato in base al verso della lettura.
Avete in mente qualche parola o frase bifronte?