La storia della torre di Babele è uno tra i più affascinanti della Bibbia , una storia che spiegherebbe il motivo per il quale non parl...
Si tratta, ovviamente, di un racconto biblico allegorico: tutto deve essere preso con la dovuta cautela, anche se non è prettamente fantasioso, inventato di sana pianta e, quindi, da scartare a priori. Tra le altre cose, per esempio, questa leggenda (e non 'legenda') è legata alle famose etemenaki (‘casa delle fondamenta del cielo e della terra’), delle particolari ziggurat (costruzioni templari) situate in Babilonia. Ogni testo, insomma, per quanto possa essere 'antipatico', va preso in considerazione, in quanto frutto della storia e del tempo.
Non resta che immergerci nel vivo della narrazione: gli uomini costruirono la torre di Babele, mattone dopo mattone, nel Sennar (Mesopotamia), nei pressi del fiume Eufrate, per raggiungere Dio, il loro obiettivo ultimo. Tutti parlavano la stessa lingua: comprendendosi, potevano svolgere correttamente l’ambizioso lavoro, rendendo sempre più alto e sempre più vicino al loro Padre, l’'obelisco della superbia'.
Fu proprio la superbia a costare cara agli uomini: questo loro ardente desiderio di uguagliare Dio, di raggiungerlo, prima dei tempi e senza aver ricevuto alcuna 'autorizzazione', portò il Padre a creare scompiglio e confusione ('babele', infatti, vuol dire 'confusione'); a estinguere la lingua comune, l’unico strumento di comprensione, e a dar vita a lingue diverse, mandando all’aria il piano degli uomini, che non riuscirono più ad intendersi; per questo motivo l’edificazione della torre cessò.
Molto interessante è scoprire anche che in Genesi X, il libro biblico che precede quello sulla catasfrofe babelica, viene raccontato che i figli di Noè non parlavano tutti la stessa lingua, e che popolarono zone del pianeta differenti. Come spiegare tutto questo? Come mai un libro che precede la 'frantumazione' dell'unità linguistica parla già di 'lingua diverse'? L’arcano è semplice da svelare: la Bibbia, come molti altri testi, non segue una precisa cronologia; un libro, quindi, può essere stato scritto prima di un altro e viceversa.
Ancor più interessante, soprattutto a livello cristiano, è sapere che gli unici che ebbero il privilegio di essere compresi da tutti furono gli apostoli durante il giorno di Pentecoste.
Nel corso dei prossimi interventi cercheremo di scoprire come si pongono le scienze del linguaggio rispetto al racconto. Continuate a seguirci!
La foto è tratta da Pixabay.com