Francesco Profumo è Ministro della Pubblica Istruzione da un giorno circa; eppure, non ha l’aria di uno sprovveduto, forse perché, a di...
Francesco Profumo è Ministro della Pubblica Istruzione da un giorno circa; eppure, non ha l’aria di uno sprovveduto, forse perché, a differenza della maggior parte dei predecessori, è del ‘mestiere’: rettore uscente del Politecnico di Torino, è stato eletto capo del Cnr e sembra essere davvero consapevole del periodo di crisi che stanno attraversando il mondo universitario e la scuola tutta, e non solo le istituzioni. Questo, almeno, è ciò che ha dimostrato non solo con le dichiarazioni subitamente rilasciate dopo la nomina, ma anche durante una intervista di Repubblica.
Credo che gli studenti – così ha esordito il neo-ministro – abbiano bisogno di certezze, loro si aspettano che noi gli diamo delle indicazioni su come poter crescere nel miglior modo possibile. Nei prossimi giorni incomincerò certamente a visitare anche alcune scuole, soprattutto le scuole, e non le università , l’università credo di conoscerla meglio, ma credo che questo sia un tema: parlare con loro e cercare di capire quali sono le loro aspirazioni, le loro difficoltà e provare piano piano a risolverle
Qual è l’urgenza? Cosa c’è da cambiare?
Quello che bisogna fare è un piano programmatico e cercare di identificare una strada attraverso la quale con la dovuta serenità ci si possa muovere senza strappi e nello stesso tempo dando l’idea che c’è un progetto palese. Siamo tutti coscienti delle difficoltà economiche ma il nostro Paese è molto meglio di quello che appare e, soprattutto, i nostri giovani sono bravissimi
La ‘politica del terrorismo’, insomma, sembra finita. Certo, è ancora troppo presto per parlare, ma, viste le manifestazioni studentesche e l’aria che tira nelle università e non solo, dubitiamo che Profumo non voglia rompere con il passato. Lo si spera, almeno.
La foto è tratta da Wikipedia
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