Platone parla spesso di ‘ iperuranio ’, citandolo per la prima volta nel Fedro . Oggi intendo spiegare nei dettagli il significato di ...
Platone parla spesso di ‘iperuranio’, citandolo per la prima volta nel Fedro. Oggi intendo spiegare nei dettagli il significato di questo mondo ultrasensibile, le cose che lo popolano, la sua struttura gerarchica, e il legame inscindibile che ha con il nostro o meglio, utilizzando un termine platonico, con il mondo sensibile.
L’iperuranio è una dimensione altra, metafisica, spirituale, atemporale, che va oltre la volta celeste, dove risiedono idee perfette e immutabili. Esse sono legate da un rapporto dialettico, che le divide, le identifica, ma allo stesso tempo le unifica nell’insieme delle essenze. Questo vuol dire che, pur appartenendo a una stessa categoria, quella delle 'idee perfettissime', hanno un valore diverso l’una dall’altra, e occupano così gradini differenti nella struttura piramidale di una ‘società celeste’: per esempio, l’idea di bellezza, di verità, e di bene sono posizionate al vertice; la matematica, invece, citando un solo nome, sta ai ‘piani bassi’, perché più 'universale' rispetto alle altre.
Detto questo, si può capire che la diversa attribuzione di valore delle idee è causata dal loro ‘grado di universalità’: la matematica non è sconosciuta all’uomo, anzi la utilizza tutti i giorni della sua vita, viene applicata in ogni campo, è la regolatrice della natura e del suo stesso mondo; la bellezza, invece, è più unica che rara, pochissimi hanno il privilegio di possederla realmente: essa sta sulla Terra come un riflesso contorto e flebile della sua essenza, esistente nell’iperuranio: è, perciò, meno ‘universale’.
Il mondo delle idee è di fondamentale importanza per quello sensibile, culla dell’ignoranza e copia imperfetta del primo, creato da un dio-fabbro, chiamato Demiurgo. Le due dimensioni hanno, quindi, un filo conduttore che le lega, dei ‘rapporti’, come li chiama il filosofo greco, che le tengono in comunicazione.
Il primo è il fondamentale ‘rapporto di mimesi’, che spiega come le cose terrene corrispondano a una copia di quelle celesti; il secondo è il ‘rapporto di metessi’, grazie al quale le idee esistono e si manifestano nel mondo sensibile, attraverso le cose corruttibili; l’ultimo è il ‘rapporto di parusia’, che dimostra la presenza delle idee all’interno dell’essenza delle cose.
L’uomo mortale, per scoprire e avere, così, il privilegio di fare la conoscenza di queste idee, deve utilizzare appieno la sua ragione, attraverso lo strumento della filosofia, che, purificandolo dall'ignoranza, gli permette di annullare tutte quelle ombre inconsistenti del mondo sensibile: in questo modo potrà vedere con occhi diversi, illuminato dalla vera conoscenza, l’essenza ultima del mondo e delle sue determinazioni.
L’anima, invece, può approdare direttamente all’iperuranio, sostandovi per breve o lungo tempo; questo, però, dipende dai cavalli della biga alata.
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