Qual è il significato di "tilaka" e cosa si nasconde dietro a questa parola? Ecco tutta la storia della goccia rossa
Sono in molti a sapere di cosa si tratta, pur non conoscendo il significato di "tilaka": la parola altro non indica che la goccia rossa utilizzata da uomini e donne di religione buddista, convinti che il cerchietto, preparato con polvere di curcuma rossa e ossido di zinco, poi amalgamati con vaselina, serva a localizzare l'energia.
La goccia porta anche il nome di red bindi, tilak, bindi o teep, come fa notare Treccani.it, e - come qualsiasi altra parola - ha una storia tutta sua: all'inizio, infatti, veniva utilizzato come raccoglitore di energia; oggi, invece, serve soprattutto a mettere in evidenza che la donna indiana è sposata, nell'India del Nord almeno; in quella del Sud, invece, tutte le ragazze, nessuna esclusa, sono costrette a portarlo (e, per fortuna, siamo dinanzi a uno di quegli affari che o coprono il viso o lo deturpano: in diversi casi, è pure molto bello da vedere).
La goccia porta anche il nome di red bindi, tilak, bindi o teep, come fa notare Treccani.it, e - come qualsiasi altra parola - ha una storia tutta sua: all'inizio, infatti, veniva utilizzato come raccoglitore di energia; oggi, invece, serve soprattutto a mettere in evidenza che la donna indiana è sposata, nell'India del Nord almeno; in quella del Sud, invece, tutte le ragazze, nessuna esclusa, sono costrette a portarlo (e, per fortuna, siamo dinanzi a uno di quegli affari che o coprono il viso o lo deturpano: in diversi casi, è pure molto bello da vedere).
Col passare del tempo il tilaka è diventato un elemento decorativo utilizzato non solo dalle donne indiane, ma anche da chi ha la passione per l'Oriente. La tradizione è cambiata, insomma; così come è cambiata la procedura attraverso la quale si arriva alla goccia: non più curcuma, ossido di zinco e vaselina, ma un semplice autoadesivo rosso.
Semplice e carino. Fateci un pensierino, no?