La leggenda di Babbo Natale ha una radice comune impiantata nelle molteplici storie popolari di uomini o dei che consegnavano regali ai b...
La leggenda di Babbo Natale ha una radice comune impiantata nelle molteplici storie popolari di uomini o dei che consegnavano regali ai bambini, chi per un motivo chi per l'altro. Se san Nicola è il Santa Claus degli olandesi, il dio Odino è quello dei tedeschi, un babbo Natale che regalava doni a tutti quei bimbi che offrivano cibo al suo amato destriero.
Secondo il folklore tedesco, infatti, si narra che Odino (Wodan) ogni anno, nel periodo natalizio, discende dall’alto dei cieli, accompagnato dal suo cavallo Sleipnir, da un’armata di guerrieri caduti e altre divinità , per dare il via a una grande caccia. In questa particolare occasione, i bambini si impegnano a lasciare all’interno di grossi stivali, appesi al caminetto, carote, paglia e zucchero per sfamare l’animale leggendario; in cambio il buon dio consegna loro dei regali e tanti dolci come ringraziamento.
Oggi la figura di questa divinità e di san Nicola vengono fatte combaciare erroneamente; in Belgio e nei Paesi Bassi, infatti, pur sopravvivendo la tradizione dello stivalone contenente leccornie per Sleipnir, si aspetta con impazienza il passaggio non di Odino, ma del vescovo santo (un uomo comune travestito, ovviamente) in groppa ad un cavallo, che consegna dolciumi di casa in casa.
Anche se i due Babbi Natale si assomigliano molto, in quanto nelle raffigurazioni appaiono entrambi incappucciati e con una lunga e folta barba bianca, si differenziano per un particolare: il dio Odino, rispetto al santo, non possiede un occhio.
Pascal Ciuffreda