Non capita molto spesso di pensare a una eclissi , dato che l'evento si verifica raramente. Quelle volte in cui lo facciamo, però, sa...
Non capita molto spesso di pensare a una eclissi, dato che l'evento si verifica raramente. Quelle volte in cui lo facciamo, però, sarebbe meglio farsi trovare preparati. Alla domanda 'eclisse' o 'eclissi', quindi, cosa rispondereste, nel caso? Per capire qual è la forma corretta, o se lo sono entrambe, come accade il più delle volte, bisogna risalire al greco ékleipsis, dal quale derivò la parola latina eclìpsis e, infine, la nostra (l'italiano, ricordatelo sempre, è figlio del latino).
La forma che a noi è arrivata è quella regolare in -e; eclisse, dunque. Ciò non significa, però, che la forma uscente in -i sia sbagliata, anzi. Ecco cosa ci dice Aldo Gabrielli, linguista del Corriere della Sera, a tal proposito:
[...] Ma qualcuno pensò bene d’introdurre una forma dotta rispettosa della finale i del latino, eclissi.
Questa forma dotta è diventata comunissima. Oggi tutte e due le forme, eclisse ed eclissi, hanno regolare cittadinanza nella nostra lingua, anche se eclissi prevale.
Le carte in tavola, insomma, sono cambiate: anche se la parola è entrata nel lessico con la -e finale, non è questa la forma più diffusa, ma quella uscente in -i. Ancora una volta, la lingua dimostra a tutti di cambiare continuamente.