La scuola continua a sfornare diplomati e laureati con la speranza che, in un modo o nell'altro, e soprattutto subito, riescano a trova...
La scuola continua a sfornare diplomati e laureati con la speranza che, in un modo o nell'altro, e soprattutto subito, riescano a trovare un lavoro gratificante sotto ogni punto di vista. Non tutti, però, sono così fortunati né adeguatamente preparati per affrontare lo sconosciuto mondo delle imprese. A parlare è The Telegraph, storico quotidiano inglese, che ha dato spazio alla recente indagine di Adecco sulla ricerca del lavoro da parte degli imprenditori.
Rappresentante del gruppo Adecco, Chris Moore ha dichiarato che:
Indubbiamente l'Inghilterra possiede uno dei migliori e più avanzati sistemi accademici al mondo, ma questo deve portare anche i laureati a possedere un'affidabile e talentuosa forza lavoro dimostrabile alle Spa inglesi.
I fatti, però, parlano chiaro: le università sono valide, ma non preparano sufficiente gli allievi al mondo del lavoro. Ecco, infatti, le conclusioni a cui è arrivato Moore:
Su una scala significativa, i datori di lavoro ritengono che questo l'università non riesce a farlo. Sebbene di grande valore, una solida formazione accademica non è più sufficiente per l'ingresso nel mondo del lavoro. I reclutatori di oggi danno più peso all'atteggiamento e alla personalità che all'accumulo di titoli di studio.
L'indagine, svolta su un campione di mille imprese, ha anche messo in luce che questo atteggiamento è riscontrabile soprattutto nei diplomati, che riescono a seguire meglio e in maniera molto più veloce, tra l'altro, i compiti assegnati; risulterebbero persino più leali rispetto al gruppo e capaci di sopportare un numero maggiore di ore di lavoro.
Non si tratta di generalizzazioni: c'è un campione di mille imprese di mezzo. Secondo voi, perché?