Un episodio davvero singolare è accaduto a Oristano. Un' insegnante precaria di Marrubiu ha deciso, per protesta, di vivere nel giar...
Un episodio davvero singolare è accaduto a Oristano. Un'insegnante precaria di Marrubiu ha deciso, per protesta, di vivere nel giardino della scuola nella quale svolgeva la sua attività , perché non riceveva più da tempo lo stipendio che le spettava di diritto: 'Avevo solo due possibilità : rinunciare alla supplenza o tagliare le spese di trasporto', così racconta Maddalena Calvisi, 40 anni, supplente di francese e mamma di due bambini.
Maddalena è un'insegnante precaria dal 2002, che ha sempre ricevuto regolarmente, senza alcun tipo di problema, il suo piccolo stipendio. Ma dal 2011 non è stato più così. Ha cominciato a lavorare a metà ottobre, firmando un contratto nel quale c'era scritto che sarebbe stata pagata non appena la scuola avesse avuto i fondi necessari per la liquidazione del Ministero. Ma di questi soldi, nemmeno l'ombra.
Così la donna aspetta ancora lo stipendio di ottobre, anche se le è stato gentilmente regalato un contentino di poche centinaia di euro; ed è proprio per questo che è scattata la sua protesta, inevitabilmente condivisibile: con i pochi soldi che guadagna, non riesce nemmeno più a fare benzina, quella necessaria per fare ogni giorno la tratta Marrubiu-Oristano e giungere a scuola. Ha deciso, perciò, di risolvere il problema, vivendo in una tenda impiantata nel giardino dell'edificio scolastico.
Non è solo una questione economica - spiega Maddalena - ma anche l'inizio di una
battaglia personale per diventare cittadina di uno stato civile che si
basa sul lavoro e interrompere lo stato di sudditanza a cui ci stiamo
tutti dolorosamente abituando
Sante parole. Purtroppo non è l'unica a trovarsi in questa situazione: i diritti dei lavoratori stanno pian pian scomparendo di fatto e quasi tutti si ritrovano in un bivio: scegliere tra il non lavorare più, o il lavorare, consapevoli di essere sfruttati.