Dimenticare è una delle più grandi debolezze dell'essere umano. Per questo, la scuola ebraica Renzo Levi ha pensato bene di mostra...
Dimenticare è una delle più grandi debolezze dell'essere umano. Per questo, la scuola ebraica Renzo Levi ha pensato bene di mostrare ai suoi allievi un documentario dal titolo I volti di Auschwitz, che ha mostrato loro le reazioni che hanno provato alunni e insegnanti durante la visita ad alcuni posti della memoria, i campi di concentramento per esempio.
Noi siamo memoria, dal punto di vista emotivo, culturale e razionale.
Chi perde la memoria, anche nelle cose più semplici, entra nella sfera
della patologia.
Queste sono state le parole di Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma, al termine del documentario.
Il Preside delle scuole ebraiche di Roma, Bendetto Carucci Vitebi, ha invece spiegato perché si è scelto di mostrare ai ragazzi quei momenti e non i soliti, ma sempre emozionanti, film sulla tragedia degli ebrei:
Attraverso una percezione emotiva si fornisce un'esperienza più profonda
rispetto a film e fiction. Ed è dalla saldatura di ricordo
(etimologicamente riconducibile alla sfera del cuore) e memoria (più
vicina alla mente) - continua Carucci - che si evita la retorica verso
un'esperienza più completa e meno semplicistica.
Dice la sua anche l'autore del documentario, Daniele di Nepi:
Ho voluto trasmettere la sensazione che provai nel visitare quei luoghi per la prima volta, fare un passo in più nel processo di ricordo e dei valori a esso
connessi. Il titolo indica la volontà di descrivere anche con i volti
dei ragazzi che hanno partecipato al viaggio, documentandone la reazione.
Una grande iniziativa per non dimenticare.