Il Sud è stato citato più volte dal Ministro dell'Istruzione , Francesco Profumo , come centro di grandi risorse, impiegate, purtr...
Il Sud è stato citato più volte dal Ministro dell'Istruzione, Francesco
Profumo, come centro di grandi risorse, impiegate, purtroppo, in maniera
errata. Prima di dar vita a qualsiasi progetto, quindi, il membro del
governo Monti ha intenzione di risolvere, seppur in parte, una
situazione che da anni continua a peggiorare. Ne ha parlato nuovamente negli ultimi giorni, rispondendo alla proposta del governatore della Campania, Stefano Caldoro, di creare una piattaforma di lavoro comune tra tutti gli istituti di ricerca e le università del Sud Italia:
Sono in linea - ha sentitamente sottolineato il ministro - con quanto propone Caldoro sull'armonizzazione dei fondi
per la ricerca. Le risorse ci sono e devono essere spese bene. [...] Dobbiamo dimostrare che il Paese è
attrezzato anche in previsione della prossima programmazione di spesa
2014-2020, quando la competizione sarà tra i territori.
Dovremo dimostrare di esssere bravi e credo che lo siamo.
Profumo ha più volte dichiarato di voler partire proprio dal Sud per rilanciare l'istruzione in tutta Italia e creare, quindi, i presupposti necessari per una crescita sicuramente sostenuta ma generale. Ecco perché tra i suoi progetti c'è senz'altro quello di creare un centro di alta formazione nel Meridione.
Accetto l'idea lanciata di dare vita a un centro di alta
formazione per il Sud - queste, le parole del ministro durante il Sabato delle idee, iniziativa della Fondazione Sdn e dall'UniversitÃ
Suor Orsola Benincasa, il cui tema principale è stato La Ricerca nel
Mediterraneo e nell'Italia meridionale -, ma ho in mente un modello diverso rispetto a
quello ipotizzato: creare una struttura intermedia.
Qualche anno fa - ha proseguito -, quando ero rettore al Politecnico di Torino, mi fu avanzata la stessa proposta. Io optai per l'istituzione, insieme con il Politecnico di Milano, di una Alta Scuola di formazione per i migliori studenti e che prevede che il 50% di questi provenga da altre facoltà . Il 'peggiore' di questi ragazzi ha una media del 28,4 e tutti ricevono proposte di lavoro tre mesi prima di laurearsi. Svolgono attività parallele in comune, oltre a quelle specifiche delle loro discipline, e lavorano a progetti complementari di gruppo, tra Pubblica amministrazione, aziende e università con ottimi risultati [vorrebbe istituire un'altra Normale, per dirla in altri termini ndr].
La mia proposta - ha precisato - è di andare a vedere se possiamo
replicare anche qui lo stesso modello di gestione. [...] Dobbiamo fare in modo che questi
'fidanzamenti' diventino qualcosa di concreto al termine
dell'esperienza.
Attraverso queste idee - ha così concluso - il Paese potrà avere una diversa collocazione in Europa, ma solo tenendo conto degli sforzi che fa questa parte dell'Italia che è il Mezzogiorno. Se non risolviamo i nodi del Sud, non risolveremo nemmeno quelli del Paese.
Cosa dovremmo aspettarci, visto che l'ultima proposta del ministro è stata quella di abolire il valore legale della laurea?