Il concetto di 'competenza' è stato proposto da Noam Chomsky , capostipite di una delle correnti più importanti della linguist...
Il concetto di 'competenza' è stato proposto da Noam Chomsky, capostipite di una delle correnti più importanti della linguistica teorica, il Generativismo e fa riferimento a conoscenze mentali e innate che permettono all'essere umano di apprendere con facilità la lingua a cui è esposto sin dalla nascita (nel nostro caso o il dialetto o l'italiano o entrambi); la competenza linguistica, dunque, è la predisposizione dell'essere umano all'acquisizione linguistica, che non va confusa con il concetto di 'bravura'.
Alla competenza si contrappone l'esecuzione (o performance): in un elaborato scritto o in una conversazione è chiaro che non produco concretamente tutto ciò che conosco a livello astratto. La 'competenza', per di più, è diversa da quella che Ferdinand De Saussure ha definito 'langue': questa è un fatto sociale, appartiene alla collettività ed è frutto di un 'contratto'; la prima, invece, è un fatto estremamente individuale, essendo innata (e dipendente da un meccanismo cerebrale che Chomsky ha definito LAD, Language Acquisition Device).
Chiarita la differenza tra 'competenza' e 'bravura', la risposta all'interrogativo del titolo non è scontata: non è detto che chi conosce sappia parlare davvero bene l'italiano; la lingua cambia, infatti, nello spazio, in base ai contesti e agli interlocutori: uno scambio di e-mail tra un docente e una matricola sarà senz'altro diverso e molto più formale rispetto a uno scambio di e-mail tra un genitore e un figlio; ancora: utilizzare parole difficilissime e frasi complesse con un immigrato è più umiliante per chi parla che non per chi ascolta, essendo chiaro che andrebbero messe in atto delle semplificazioni affinché il proprio interlocutore possa capire cosa vogliamo dire (non utilizzerete, per esempio, il passato remoto ma, al massimo, il passato prossimo e a questo preferirete utilizzare degli avverbi di tempo con il verbo coniugato al presente).
In tutti questi casi, dunque, chi scrive o chi parla sfrutterà ciò che sa sulla lingua in base a ciò che 'vive' e 'vede': il livello di capacità che si mostra in tal senso è indicato con 'competenza comunicativa' e testimonia proprio l'abilità che il singolo ha di utilizzare le sue conoscenze in modo appropriato rispetto al contesto socio-linguistico.
Conoscere la lingua, dunque, è importante; saperla utilizzare, però, molto di più.