Alla domanda ' la eco o un eco? ' qualcuno potrebbe trovarsi in seria difficoltà, visto che, scrivendo quasi sempre ' l'...
Alla domanda 'la eco o un eco?' qualcuno potrebbe trovarsi in seria difficoltà, visto che, scrivendo quasi sempre 'l'eco', riesce difficile capire se il sostantivo sia maschile o femminile, con i relativi problemi di accordo dell'articolo. Ma, prima di dare indicazioni precise, partiamo proprio dal significato che il Sabatini-Coletti propone del nome, facendo riferimento non soltanto al suo uso 'ordinario', ma anche a tutti gli usi 'sfumati' che si sono imposti nel corso del tempo.
1. Fenomeno acustico per cui un suono, riflesso da un ostacolo, viene udito nel punto di emissione: sentire l'eco;
2. Fig. Ripercussione, risonanza che ha un fatto, una notizia, un fenomeno culturale: è giunta l'eco dei suoi successi;
3. Titolo di giornali, rubriche, agenzie d'informazione.
Come vedete, pur essendo usata in contesti diversi, la parola rimanda comunque a una sfera di significato particolare, in quanto rimanda a qualcosa che 'risuona' e che balza all'orecchio (o all'occhio, nel caso dei titoli).
Inizialmente 'eco' era soltanto femminile; le uniche forme accettate, dunque, erano 'la eco' e 'una eco' o 'un'eco', se apostrofata; col passare del tempo, però, si è imposta anche la forma maschile 'l'eco' e, quindi, anche 'un eco' non apostrofato. Il plurale della parola resta, comunque, sempre e soltanto uno: 'gli echi'.