Nel passaggio dal latino all' italiano il sistema verbale è cambiato: con il passare del tempo, per esempio, il passato prossimo e ...
Nel passaggio dal latino all'italiano il sistema verbale è cambiato: con il passare del tempo, per esempio, il passato prossimo e il passato remoto, prima espressi dal perfetto del verbo, sono stati attribuiti a due tempi diversi; sono andati svanendo, per giunta, i deponenti, confluiti nella coniugazione passiva; tutto il sistema, insomma, è stato soggetto a una ristrutturazione generale, che ha portato, tra l'altro, alla nascita del condizionale; i modi del latino, infatti, erano soltanto tre: indicativo, congiuntivo e imperativo.
Così come per la progressiva distinzione tra passato prossimo e passato remoto, anche per la nascita del condizionale, la funzione del verbo HABEO è stata importantissima; il modo legato al desiderio e alla volontà, infatti, si è formato proprio partendo dalla combinazione del verbo coniugato al perfetto HABUI o all'imperfetto HABEBAM e l'infinito del verbo in questione. Inizialmente, però, la funzione della perifrasi non era quella di condizionale: solo col passare del tempo, e grazie alle produzioni dei parlanti, è avvenuto il processo di grammaticalizzazione. Per fare un esempio, AMARE HABUI ha portato alla formazione del condizionale presente prima persona singolare 'amerei'; AMARE HABUISTI, invece, ad 'ameresti'.
Pur avendo interessato tutte le aree di lingua romanza, questo processo si è manifestato in modi diversi in ogni singola parlata neolatina; basti pensare, per esempio, al portoghese e, soprattutto, al romeno, che è la lingua più 'strana' del gruppo romanzo, avendo poche caratteristiche in comune con tutta l'area.