L'assimilazione, fenomeno fonetico e morfologico, può essere regressiva o progressiva; totale o parziale. Una guida alla sua individuazione
L'assimilazione linguistica è un fenomeno di mutamento fonetico-morfologico che consiste nella trasformazione di un fono, in base ai tratti posseduti da uno ad esso vicino; pensate, per esempio, all'antonimo dell'aggettivo "ragionevole"; dovrebbe essere *inragionevole, ma, come tutti sapete, è "irragionevole": non si tratta di un errore, ovviamente; in questo caso, infatti, si è verificato proprio un fenomeno di assimilazione. R, infatti, ha assimilato n totalmente.
Assimilazione totale regressiva
I cambiamenti possibili sono quattro e questo è soltanto uno tra i tanti. Si tratta di una "assimilazione totale regressiva": totale, perché il fono assimilato (n) è diventato uguale in tutto e per tutto a quello assimilante (r); ne ha acquisito, cioè, tutti i tratti. Regressiva, perché il segmento fonico che ha prodotto il cambiamento (r) si trova a destra di quello che è cambiato (n).Assimilazione totale progressiva
Un esempio di assimilazione totale progressiva, invece, è dato dal romanesco "monno", che sta per "mondo". In questo caso, il segmento fonico che ha provocato l'assimilazione (n) si trova a sinistra di quello che è stato assimilato (d).
Assimilazione parziale
Il fenomeno può essere, in realtà, anche parziale, quando il fono non assume tutti i tratti dell'assimilante, ma solo alcuni. Pensate, per esempio, all'aggettivo "improbabile", che deriva dalla prefissazione di "probabile" con in-. I cambiamenti, come potete notare, hanno colpito n. Esaminiamo, dunque, i suoi tratti distintivi: questo fonema è nasale, dentale e sonoro. P, invece, è occlusivo, bilabiale e sordo. Visto che n > m, analizziamo anche m, che è un fonema nasale, bilabiale e sonoro.
Comparando tutti i tratti:
n = nasale dentale sonoro
p = occlusivo bilabiale sordo
m = nasale bilabiale sonoro
capirete che è stato p a influenzare n, visto che quest'ultimo ha assunto il suo tratto bilabiale, che prima, invece, era dentale. L'assimilazione, insomma, non è stata totale; se così fosse stato, infatti, n sarebbe diventato p e avremmo avuto *ipprobabile invece di "improbabile".
Quali altri casi di assimilazione vi vengono in mente?