'Redigere' o 'redarre'? La confusione tra i due infiniti nasce a causa di un fenomeno definito ' analogia ', che...
'Redigere' o 'redarre'? La confusione tra i due infiniti nasce a causa di un fenomeno definito 'analogia', che il Sabatini-Coletti definisce così: 'Influenza esercitata da una forma linguistica su un'altra con la sua conseguente assimilazione'. Sembra difficile in prima battuta, ma con il seguente esempio tutto dovrebbe essere più chiaro.
Poniamo il caso che non siate completamente padroni del sistema verbale, e cioè che dovete ancora imparare come costruire i participi passati ('mangiare' fa 'mangiato'; 'bere' fa 'bevuto'; dormire fa 'dormito'); poniamo il caso che sappiate coniugare soltanto i verbi della prima coniugazione, quella in -are, e non quelli della seconda e della terza; che sappiate, dunque, che 'mangiare' fa 'mangiato', 'giocare' fa 'giocato' e via discorrendo; l'analogia si avrebbe nel caso in cui iniziaste a coniugare tutti i verbi delle altre coniugazioni utilizzando -ato e non -uto o -ito; producendo, dunque, forme come 'bevato' 'dorato' e così via.
I parlanti italiani fanno questo errore anche nel caso di 'redigere' e 'redarre': siccome il participio passato di trarre 'tratto' assomiglia molto a quello di redigere 'redatto', e siccome 'trarre' è un verbo di prima coniguazione, anche il verbo in questione viene identificato come 'redarre' e non come 'redigere'; ovviamente, è assolutamente scorretto: l'unica forma accettata è proprio quest'ultima.