Questa mattina gli studenti di tutte le seconde classi delle scuole superiori d'Italia hanno dovuto sostenere la prova INVALSI , ne...
Questa mattina gli studenti di tutte le seconde classi delle scuole superiori d'Italia hanno dovuto sostenere la prova INVALSI, necessaria per stilare la classifica delle migliori scuole della nostra Penisola e comprendere chi sono gli studenti più meritevoli. Il test, che consiste in domande a risposta chiusa, ha scatenato non poche polemiche in Campagnia: a Caserta, per esempio, l'Unione degli Studenti ha messo in evidenza che la prova non permette di capire realmente quali sono i ragazzi più preparati per una serie di ragioni; per di più, ha un costo molto elevato: novi milioni circa ogni anno.
Quello che segue è un messaggio che l'Unione degli Studenti ha diffuso nei diversi social network, avviando una vera e propria campagna di sensibilizzazione per spingere gli studenti a boicottare le prove INVALSI:
'Riteniamo che l'INVALSI sia un istituto eccessivamente costoso (quasi 9
milioni di euro ogni anno!), che stimoli un tipo di sapere nozionistico
con un quiz a crocette, che valuti gli studenti e le scuole senza tener
minimamente conto che ogni scuola parte da contesti socio-economici
diamentralmente opposti, si creeranno classifiche tra le scuole senza
premiare chi realmente merita, si diranno competenti le scuole che
meglio riescono a far ragionare gli studenti a crocette eliminando ogni
capacità critica'
E poi ancora:
'Rivendichiamo, pertanto, che si apra un tavolo
sull'idea di valutazione, che si cancelli l’ordinamento giuridico
attuale dell'INVALSI, chiediamo che esso non dipenda dal MIUR ma ritorni
ad essere ente terzo, autonomo che non si limiti a sfornare solo i test
per le scuole e i cui risultati di ricerca non vengano abusati e
mistificati a scopi politici come finora è accaduto, che nelle indagini
non si tenga conto di livelli di apprendimento assoluti e standard
socialmente auspicabili ma che si valuti lo stato delle singole scuole
su parametri relativi alle condizioni sociali del territorio,
possibilmente raccordandosi con gli enti locali, che si investa su
indagini statistiche serie che fotografino nel lungo periodo fenomeni
come l'abbandono scolastico, il funzionamento dei servizi interni alla
scuola, la qualità del rapporto studenti/docenti e quello non
ammessi/popolazione scolastica. Pertanto, invitiamo tutti gli studenti a
consegnare le prove in bianco'.
Quale potrebbe essere una valida alternativa alla prova Invalsi?