La riforma Gelmini , le lauree magistrali istituite ad hoc per l' accesso al TFA e, quindi, all' insegnamento hanno creato scom...
La riforma Gelmini, le lauree magistrali istituite ad hoc per l'accesso al TFA e, quindi, all'insegnamento hanno creato scompiglio sin dall'entrata in vigore dei primi decreti: le stesse università sono state colte di sorpresa, tant'è che l'avvio dei corsi di laurea specifici è avvenuto estremamente in ritardo, con la perdita in alcuni casi di un intero anno accademico.
Gli step per diventare insegnante con la nuova riforma sono tre: conseguire una laurea magistrale, accedere al Tirocinio Formativo Attivo e ottenere l'abilitazione; solo per quest'anno, se gli interessati all'insegnamento nelle scuole medie potranno frequentare i pochi corsi di laurea attivati in tutta Italia, coloro che hanno intenzione di insegnare nella scuola secondaria di secondo grado dovranno attendere ulteriori direttive; i corsi di laurea magistrale specifici, infatti, non sono stati ancora attivati e fino alla fine di quest'anno potranno accedere al Tirocinio Formativo Attivo soltanto chi rispecchia i requisiti SSIS.
Qualcosa, comunque, si sta muovendo. Il Ministero dell'Istruzione, con a capo Francesco Profumo, ha recentemente pubblicato, infatti, le date del test preliminare per l'accesso ai corsi di TFA: si terrà a luglio contemporaneamente in tutte le sedi che hanno aderito all'iniziativa e consterà di ben sessanta domande.
Il contenuto dei quesiti sarà stabilito dal Ministero e non dalle singole università e potranno passare allo step successivo, vale a dire alla prova scritta, tutti coloro che totalizzeranno 21/30 punti (ogni domanda esatta vale 0.5); dopo aver superato lo scritto con 21/30 punti, i candidati dovranno sostenere la prova orale, come da calendario, e, solo se riusciranno a superarla (cioè con 15/20 punti), potranno accedere al tirocinio.
Il punteggio della graduatoria finale sarà calcolato in questo modo:
- Da 21 a 30 punti per il test preliminare;
- Da 21 a 30 punti per la prova scritta;
- Da 15 a 20 punti per la prova orale;
- Da 0 a 20 punti per i titoli presentati (lauree magistrali, dottorati di ricerca etc...).
'L’ammissione al TFA - precisa il decreto - avviene secondo l’ordine della graduatoria per ciascuna classe di abilitazione, per un numero di candidati non superiore al numero dei posti disponibili per l’accesso, indicato nel bando. In caso di collocazione in posizione utile in graduatoria relativa a classi di abilitazione diverse, il candidato deve optare per l’iscrizione e la frequenza di un solo corso di TFA. Nel caso in cui la graduatoria dei candidati ammessi risulti composta da un numero di candidati inferiore al numero dei posti disponibili indicati nel bando non si procede ad alcuna integrazione e il corso è attivato per un numero di studenti pari al numero degli ammessi'.