Se si diffondesse la voce che studiare allunga la vita , gli studenti sarebbero più invogliati ad andare a scuola ? Oggi si può finalmen...
Se si diffondesse la voce che studiare allunga la vita, gli studenti sarebbero più invogliati ad andare a scuola? Oggi si può finalmente affermare che lo studio ha effetti più che positivi sui nostri neuroni, visto che aumenta la nostra capacità di apprendere e ricordare anche da adulti, ma non solo: diminuisce anche i casi di tumori, infarti e incidenti. Una scoperta, questa, che farà felici mamme, insegnanti ed educatori, fermamente convinti del fatto che studiare faccia bene al cervello.
Due anni fa una ricerca pubblicata dal professore dell'Università di Magdeburgo, Michael Gruss, su Neurobiology of Learning and Memory ha dimostrato proprio che andare a scuola - naturalmente per studiare e non per oziare - stimola alcuni neuroni dei circuiti cerebrali prefrontali e limbici, portando benefici da non sottovalutare per la salute psico-fisica. Il tutto è stato rivelato usando un microscopio.
Adesso un'ulteriore conferma è giunta dalla pubblicazione sulla rivista PNAS dei risultati di una ricerca fatta tra il 1949 e il 1962 su 1 milione e 247.867 studenti, nati fra il 1943 e il 1955, di ben 900 città diverse della Svezia. Cinquanta anni fa il governo svedese decise di avviare questo progetto con la nuova riforma della scuola dell'obbligo; le analisi sui giovani, durate decenni e decenni, poi sono state tutte raccolte e studiate da alcuni ricercatori diretti da Anton Carl Jionas dell'Università di Stoccolma.
Gli studiosi hanno notato, non senza stupirsi, che chi ha frequentato la scuola obbligatoria, a differenza di chi non ha voluto o non ha avuto modo di frequentarla, si è rivelato molto meno cagionevole e ha vissuto molto più a lungo: si è potuto dimostrare, in particolare, che durante questo progetto chi ha completato l'intero ciclo di studi obbligatori ha visto ridursi il rischio di morte prematura del 0,96% rispetto a chi si è ritirato prima.
Gli studiosi hanno notato, non senza stupirsi, che chi ha frequentato la scuola obbligatoria, a differenza di chi non ha voluto o non ha avuto modo di frequentarla, si è rivelato molto meno cagionevole e ha vissuto molto più a lungo: si è potuto dimostrare, in particolare, che durante questo progetto chi ha completato l'intero ciclo di studi obbligatori ha visto ridursi il rischio di morte prematura del 0,96% rispetto a chi si è ritirato prima.
Si tratta solo di un caso? La scienza ci darà sicuramente una risposta ancora più accurata in futuro; da oggi in poi, comunque, "studiare allunga la vita" non sarà più una semplice frase.