In quest'ultima settimana, sulla cattedra di 24 ore sono sorte non poche discussioni, essendo previsto un aumento delle ore di lavoro...
In quest'ultima settimana, sulla cattedra di 24 ore sono sorte non poche discussioni, essendo previsto un aumento delle ore di lavoro di ogni docente che questi ultimi sembrano non tollerare. Se da una parte vi sono coloro che protestano perché lo stipendio non sarà adeguato, dall'altra, vi è chi, come Attilio Oliva - il presidente della Trelle -, crede fermamente che la proposta di Francesco Prufumo sia positiva, in quanto necessaria per distruggere, una volta per tutte, il problema del precariato nelle scuole:
"La flessibilità interrompe la rigidità delle 18 ore contrattuali - queste, le sue parole a Oscar Giannino di Radio 24 -. In teoria lo straordinario si può fare ma solo se il lavoratore, l'insegnante, è consenziente e difatti in generale non sono consenzienti perché l'educazione che hanno ricevuto li riporta a dire che: 'Se facciamo dello straordinario leviamo dei posti ad altri colleghi, ai supplenti'".
Oliva ha spiegato che questo ragionamento è del tutto errato, perché il precariaoto sorge quando vengono richieste le supplenze, e i supplenti - nella maggior parte dei casi - sono proprio precari:
"In Europa, quando c'è un insegnante assente, c'è un collega ordinario della scuola che si fa quell'ora nelle due ore e tampona il problema".
Di parere contrario è Massimo di Menna - il segretario nazionale della UIL scuola -, sicuro del fatto che la legge di stabilità non porterà ad alcuna flessibilità : i professori lavoreranno più del dovuto, non venendo giustamente retribuiti.
L'unica decisione che il Ministero dell'Istruzione potrebbe prendere per evitare ulteriori discussioni è quella di abolire le cattedre di 18 ore, dando però agli insegnanti uno stipendio che li soddisfi: impotesi impossibile - visti i tagli continui e la politica del rigore -, ma tant'è.