Il 2012 sta per volgere al termine ma la scuola e il concorso per i nuovi docenti continuano a far parlare di sé e protestare migliaia e...
Il 2012 sta per volgere al termine ma la scuola e il concorso per i nuovi docenti continuano a far parlare di sé e protestare migliaia e migliaia di insegnanti. Stando a quanto indicato recentemente dal Ministero dell'istruzione, i futuri professori dovrebbero impegnarsi per ben 24 ore a settimana: ipotesi che non ha convinto tutti, non quelli che si stanno mobilitando almeno.
La protesta non è insensata, così come non lo è stata quella contro i continui tagli all'a scuola; l'art. 28 del CCNL (quadriennio giuridico 2006/09 e biennio economico 2006/07), infatti, parla chiaro:
"Nell’ambito del calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l'attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola elementare e in 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d'istruzione secondaria ed artistica, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali"
I docenti delle scuole superiori, qualunque sia l'indirizzo, sono dunque tenuti a lavorare settimanalmente per 18 ore, e non per 24, come vorrebbe invece Francesco Profumo, per risparmiare ancora di più; i professori potrebbero superare questo minimo di ore, solo nel caso in cui siano consenzienti: questo vuol dire che se uno di loro rifiuta di lavorare oltre le ore stabilite, non potrà essere obbligato a farne di più.
Vista la situazione, è stata lanciata una petizione proprio per cercare di abrogare il provvedimento che prevede l'aumento delle ore di lavoro per gli insegnanti; già 9mila docenti vi hanno aderito, e oltre 170mila sono invece coloro che hanno condiviso tutto su Facebook. Una lotta vana? Sarà il tempo a stabilirlo.