Inizia con Sound of Sunshine di Michael Franti e Spearhead , La Scimmia . Il reality che porterà alla maturità dodici studenti è alla ...
Inizia con Sound of Sunshine di Michael Franti e Spearhead, La Scimmia. Il reality che porterà alla maturità dodici studenti è alla prima puntata e con molto piacere scopriamo che non è solo un programma televisivo, ma qualcosa di più: un progetto che gli insegnanti condividono e nel quale, magari solo per apparire o forse per portare dinanzi agli occhi di milioni di telespettatori una realtà così importante come l'istruzione, credono follemente. Le puntate non saranno incentrate soltanto sulle ore di lezione, certo, ma il programma è comunque quello ministeriale (non poche spiegazioni, tra l'altro, sono reperibili consultando i video del sito ufficiale).
Si fanno subito chiare le dinamiche: ogni settimana l'ultimo in classifica - colui che, in altri termini, sarà ritenuto meno bravo rispetto a tutti gli altri - dovrà sfidare uno dei sospesi (scelto a maggioranza dalla classe); ben sei studenti, infatti, non sono riusciti a entrare nella scuola di Italia Uno: i professori hanno valutato la condotta, il profitto e anche la possibilità di iniziare un percorso concreto con ogni singolo studente. Il risultato? Lacrime, abbracci e affetti tra i fortunati e gli esclusi, per una formula che non ha nulla di "educativo" e rappresenta, forse, l'unico neo di tutto lo show; ma tant'è: il format è nuovo, originale e necessita per forza di cose di qualche elemento ben consolidato nella storia del reality.
"Qua si studia non si beve - queste, le parole del direttore Walter Siti, che ha definito la nuova avventura "ambiziosa" e "interessante" -. In classe useremo le maschere: se uno sbaglia, userà la maschera; anche il professore [e, in effetti, durante la presentazione l'insegnante d'inglese sarà costretto a indossarla per via di alcuni errori di lingua italiana ndr]
Tutti i professori si son detti entusiasti e felici del nuovo percorso: c'è la possibilità di guidare ben sedici ragazzi, che per i motivi più vari non sono riusciti a conquistare il tanto ambito diploma: qualcuno - come Alejandro de Mola - ha dovuto lavorare; qualcun altro, invece, aveva altro a cui pensare - liti in famiglia, difficile rapporto con gli insegnanti -; non manca, ovviamente, chi non è riuscito nei suoi obiettivi, perché completamente disinteressato (e davvero intenzionato, invece, al programma televisivo - Carlo Alberto Tesolin, per esempio).
L'attrice Giulia Bevilacqua è alla sua prima esperienza come conduttrice ed era molto indecisa se intraprendere l'avventura televisiva o no - questo, almeno, è ciò che ha voluto farci credere - ma è stata convinta dalle storie personali dei ragazzi: "Dobbiamo conoscerci un po' meglio, perché in trasmissione dovrò decidere se continuare questo percorso con voi. Ho sempre fatto l'attrice e non so se sono in grado nell'accompagnarvi alla maturità, una tappa difficile" - queste, le sue prime parole; ma poi si convince e lascia spazio a un intreccio che è appena iniziato.
I ragazzi in pista per la maturità saranno ventidue in totale, se includete nella lista anche coloro che, esclusi, potranno tornare a scuola, una volta superata la sfida per rientrare; sul sito ufficiale ognuno di loro ha una scheda di presentazione, non molto dettagliata ma comunque interessante: sono Andrea Alquati, Luca Bentivoglio, Letizia Bettoli, Beatrice Brami, Salvo Cammarata, Micol Donghi, Vincenzo Ferrara, Giulia Groppazzi, Manfredi La Scola, Mattia Maggiolini, Giovanni Magrini, Manuel Malavenda, Michelangelo Miranda, Greta Orsingher, Mattia Puglia, Noemi Quondam, Virginia Robatto, Letizia Saquella, Andrea Specchio, i già citati Alejandro De Mola e Carlo Alberto, oltre al fratello di quest'ultimo, Riccardo Tesolin. Alcuni hanno le idee abbastanza chiare, qualcuno è confuso, qualcun altro non lascia trasparire i propri sentimenti e qualcun altro, invece, riesce a esporsi facilmente.
Non sono mancate le prime liti e discussioni, anche se l'assenza della diretta non piace molto agli italiani.
Grande tensione, per esempio, durante l'ora di educazione civica, affidata a Edoardo Camurri, docente di storia e filosofia, che "scrive per il Foglio e per il Corriere della Sera - si legge sul sito ufficiale del reality show - e conduce su Radio Tre la trasmissione Pagina Tre. In tv ha condotto con grande insuccesso Mi manda Rai Tre e il suo motto preferito è quello di un grande padre della patria come Ernesto Rossi: 'Il più son balle'. L'ora non è tra le più "fortunate": anche dopo la prima discussione, se ne scatenerà una seconda tra i compagni di classe, che, accanitisi contro Micol, la ritengono aggressiva, falsa e insensibile. "Prima di giudicare una persona - risponde così agli attacchi dei compagni - devi parlarci, cercare di capire cosa c'è sotto, se un comportamento è una maschera, una corazza che questa persona si porta Il taglio televisivo, insomma, non manca". Ma non serve: scappa via dall'aula, per poi rientrare e spiegarsi subito dopo.
Katia Genovali, Elena Del Drago e Federico Starnone - insegnanti di scienze, storia dell'arte, infine di matematica e fisica - non hanno ancora avuto modo di mettere in evidenza il loro metodo, a differenza del già citato Camurri e di Errico Buonanno, docente di italiano che, per spiegare Napoleone, ha utilizzato una controfigura dell'imperatore, sorprendendo gli studenti e spiegando che, pur essendo stato ridicolo come gesto, ha comunque destato stupore, e "cos'è la cultura - ha chiesto - se non sorpresa?". "Appassionato di scrittura - questo, quanto si legge nel sito -, ha pubblicato tre romanzi e un saggio
storico, suscitando una viva indifferenza, e ha lavorato per tre anni a
Radio2 dove, nel programma Io, Chiara e l'Oscuro, si faceva chiamare
Testa per omettere il suo reale nome buffo. Amante di Borges, di
Kafka, di Svevo, nonché del jazz più demodè, rimedia alla sua fumosità
applicandosi al cibo e alla cucina creativa. Collabora con il
Corriere della Sera, nelle pagine de La Lettura e della Cronaca di
Roma, città in cui vive con la moglie e con il figlio a cui ha dato un
nome felicemente normale".
Anche il docente di inglese, John Peter Sloan, è riuscito a farsi notare con la simpatia e con un approccio funzionale e comunicativo nell'ambito dell'insegnamento dell'inglese.
Di lui si legge che "nasce nel 1970 a Birmingham, Inghilterra, da madre
inglese e padre irlandese, o almeno così gli è stato raccontato. Vicino
di casa di Ozzy Osbourne, intuisce molto presto che i pipistrelli non
fanno la felicità e sceglie, a diciassette anni, di girare l'Europa come
cantante. [...] Ma dopo quindici anni di tournèe [...] getta la spugna e si
stabilisce definitivamente in Italia come insegnante d'inglese. Molto
presto, sfruttando l'esperienza dei 'live', [...] sviluppa un metodo
d'insegnamento specifico per gli italiani, fino a riscuotere un grande
favore nelle edicole (Speak now, Speak now evolution con solo 2 milioni
di copie vendute), nelle librerie (Instant English con solo 200 mila
copie vendute), in tivù (Zelig) sul web e negli autogrill, dove i suoi
libri e corsi multimediali rendono spesso complicato dirigersi senza
graffi verso l'uscita. Da poco ha aperto con successo la sua scuola a Milano, per la quale pare sia ancora vacante un posto da bidello".
L'insegnante di musica Niccolò Agliardi, invece, ha puntato tutto su Checco Zalone, primo ospite del reality, che ha raccontato la sua vita e i suoi momenti "di ispirazione", cantando e suonando anche qualche suo pezzo. Curriculum ricchissimo, "Niccolò Agliardi nasce a Milano il 17 maggio 1974 ed è per colpa o
merito di quel 'Ridere, ridere, ridere ancora…' di Samarcanda di
Roberto Vecchioni che resterà per sempre affascinato dall'arte della
parola in musica e, quindi, dai cantautori. Frequenta il liceo
classico, ed è in quegli anni che comincia a scrivere le sue prime
canzoni. Spinto dalla passione verso i grandi nomi della canzone
d'autore si laurea in Letteratura Italiana presso l'Università Statale
di Milano discutendo una tesi sui luoghi reali ed immaginari presenti
nei testi di Francesco De Gregori. Tra i suoi riferimenti musicali -
oltre naturalmente a De Gregori - ci sono: Ivano Fossati, Bruce
Springsteen, Bob Dylan, Radiohead, Damien Rice, Tom Mc Rae e John Mayer".
Non è ancora il momento di dare un giudizio a questa sorta di learning show, ma l'iniziativa è sicuramente degna di lode: non si cerca di fare audience e ascolti con le solite carte - anche se i momenti tipici da reality ci sono (giustamente) tutti - ma con la cultura. Impressione positiva, insomma, ma da confermare ogni giorno della settimana, fino alla puntata del sabato, alle 17.45 su Italia Uno.