Perché si dice "addio"? Dio ha certamente a che fare con questa parola . Etimologicamente, infatti, significa "vi raccoma...
Perché si dice "addio"? Dio ha certamente a che fare con questa parola. Etimologicamente, infatti, significa "vi raccomando a Dio" ed è, dunque, una forma di congedo amicale; una frase che racchiude un augurio: si ha la speranza che nulla di spiacevole possa accadere al proprio interlocutore, che la sua strada sia sempre in salita e senza troppe insidie. Anticamente, invece, poteva essere tradotto con "a Dio piacendo", saluto che esiste tutt'ora presso i popoli islamici: "Inshallah".
Il Dizionario dei modi di dire edito da Hoepli mostra i diversi significati che può assumere il termine addio:
"Dare l'addio: [...] essere costretti a rinunciare a qualcosa in cui si sperava o a qualcosa di caro che già si possedeva. Dire addio al mondo: [...] morire; ritirarsi a vivere in solitudine, oppure entrare in convento e simili, abbandonando la vita sociale. Ultimo addio: [...] l'ultima visita che si rende a un morente, dopo la quale non ci sarà più la possibilità di farlo. In senso lato, anche presenziare a un funerale"
Oggigiorno "addio" ha assunto un'ulteriore sfumatura di significato, che è poi quella che tutti conosciamo maggiormente: vuol dire "lascia fare a Dio", come quando non si prevede un nuovo incontro con una persona e tutto viene lasciato, dunque, nelle mani del Creatore.
"Addio", come "salve", viene usato sempre più di rado a causa di alcuni sostituti: basti pensare a "buongiorno" e "buonasera" (e le rispettive varianti) "ciao" "arrivederci" "a presto" ecc.
"Addio", come "salve", viene usato sempre più di rado a causa di alcuni sostituti: basti pensare a "buongiorno" e "buonasera" (e le rispettive varianti) "ciao" "arrivederci" "a presto" ecc.
"A presto" o "addio"? Meglio "alla prossima"!