Conoscete il significato di "nomen (est) omen" ? Questo modo di dire , (la forma plurale è " nomina sunt omina ") de...
Conoscete il significato di "nomen (est) omen"? Questo modo di dire, (la forma plurale è "nomina sunt omina") del celebre Tito Maccio Plauto è di indubbia origine latina; può essere tradotto con "il destino nel nome" o "il nome è un presagio", o ancora "di nome e di fatto". Il nome, nell'Antica Roma, assumeva un grande significato: non era solo un modo per distinguersi dagli altri, ma anche il "luogo" in cui era inscritta tutta la vita di un uomo: passata, presente, futura.
Il detto è rintracciabile nella commedia elegiaca De Paulino et Polla di Riccardo da Venosa e precisamente nella frase "conveniunt rebus nomina saepe suis" ("spesso i nomi sono strettamente collegati alle persone ma anche alle cose cui appartengono"); nel secondo libro delle Istitutiones di Giustiniano si trova invece nella forma "nomina sunt consequentia rerum": in questo caso, però, l'autore si riferisce solo ai nomi delle cose esistenti nel mondo.
I Romani, comunque, non erano di certo gli unici a dare un significato quasi mistico al nome: presso gli ebrei, per esempio, era (e lo è tutt'ora) vietato pronunciare il nome "Javhè", perché troppo puro per uscire dalla bocca degli uomini: chi contravviene a questa regola è considerato come la persona più misera del mondo.
Ma sarà davvero così, cioè che nel nome è già scritta tutta la vita di un uomo? Chissà ... Qualche coincidenza, anzi sicuramente più di qualcuna, esiste: conoscete il capo della polizia Manganelli, il vescovo Crociata, oppure il frate Cantalamessa? E il tanto popolare quanto chiacchierato Vittorio Sgarbi, che più di una volta ha dato dimostrazione, appunto, di essere non proprio "garbato"? Sono pochi esempi, ma bastano per rendere chiaro il concetto.
E voi, conoscete personaggi famosi e non che sono diventati proprio quello che il loro nome faceva presagire sin dalla nascita?