Riassunto dettagliato su pensiero e poetica di Ugo Foscolo, attraverso l'analisi di alcune delle sue opere importanti e con riferimento alla sua collocazione nella letteratura italiana
Pensiero e poetica di Ugo Foscolo (1778 - 1827), come quasi tutti i casi in cui si parla dei grandi della letteratura, sono difficilmente collocabili in modo definitivo all'interno di un'unica corrente letteraria; da un lato egli è un illustre rappresentante del Neoclassicismo e alcuni dei suoi testi, ad esempio Le Grazie, sono tra i frutti più alti di questa stagione della letteratura italiana; ma dall'altro il suo pensiero e la sua poetica sono facilmente assimilabili con le tensioni preromantiche che cominciavano a farsi sentire in modo forte in Europa ma anche in Italia sul finire del secolo. Sin da giovane, quando a Milano conosce Giuseppe Parini e Vincenzo Monti, si applica a una costante e incessante ricerca della propria collocazione sia sociale sia intellettuale, comprendendo che l'innovazione era la spinta che doveva guidarlo; in ciò era di certo aiutato dal temperamento burrascoso e vivace.
Se inizialmente le simpatie letterarie di Foscolo si diressero verso l'Arcadia, in seguito tre furono le componenti principali della sua idea di letteratura: la cultura classica (cui si sentiva particolarmente legato anche in virtù delle sue origine greche, infatti era nato nell'isola di Zante), il Preromanticismo e l'Illuminismo. Il poeta però intende il classico in modo ampio: oltre che i classici latini e greci, egli ammira in particolar modo Dante Alighieri (in questo è uno dei primi, dopo i lunghi secoli di disinteresse seguiti alla "condanna" di Pietro Bembo) e la poesia raffinata di Petrarca; e poi, tra i quasi contemporanei, Parini per la sua moralità e Alfieri, su cui pure era caduto un giudizio severo da parte di Melchiorre Cesarotti.
Il materialismo di Ugo Foscolo e la funzione della poesia
Un aspetto del tutto caratteristico del suo pensiero è la posizione materialista, derivata soprattutto dalla conoscenza del filosofo greco Democrito; secondo Foscolo, non esiste il trascendente e l'unica nostra dimensione è quella della vita che stiamo vivendo. Materialismo non significa però ateismo: Foscolo oppone uno strenuo eroismo alla deriva dei valori, e si applica per cercare i valori ideali che possano guidare la nostra esistenza, come ad esempio la bellezza. A suo avviso, tale ricerca può essere condotta anche in solitudine. È la letteratura che civilizza attraverso la bellezza e può creare, semmai, una comunità di intellettuali dediti a valori comuni, anche con funzione patriottica. Tale idea è in lui testimoniata dall'esilio volontario, per coerenza, dopo la battaglia di Lipsia. La poesia, nella sua forma più dotta, ha anche un'altra funzione, specifica per il poeta: permette di giungere alla gloria e, quindi, rende eterni.
L'espressione poetica in Odi e sonetti
Un'attenzione specifica meritano le Odi e i sonetti, una raccolta, pubblicata nel 1803, formata da due odi e dodici sonetti. Colpisce, evidentemente, il numero del tutto esiguo dei componimenti; ciò risponde all'idea di discrezione, al bisogno di trovare una struttura chiusa, che non cerchi di essere poesia totale ma che rappresenti l'essenza dell'espressione poetica. Nei sonetti il tema è spesso autobiografico e soggettivo, rielaborato secondo numerosi riferimenti letterari e una scrittura elaborata e dotta.
Le due odi All'amica risanata e A Luigia Pallavicini caduta da cavallo rispondono, invece, ai canoni del neoclassicismo, e si dedicano alla lode della bellezza della donna, divenuta quasi una divinità ; la loro bellezza è ideale, eterna, e la poesia attraverso la sua visione permette non solo di raggiungere l'eternità , ma anche di trovare qualcosa di superiore.
Le due odi All'amica risanata e A Luigia Pallavicini caduta da cavallo rispondono, invece, ai canoni del neoclassicismo, e si dedicano alla lode della bellezza della donna, divenuta quasi una divinità ; la loro bellezza è ideale, eterna, e la poesia attraverso la sua visione permette non solo di raggiungere l'eternità , ma anche di trovare qualcosa di superiore.