Si scrive "tracce" o "traccie"? Qual è il plurale esatto della parola? Ecco una semplice guida alla formazione
Abbiamo dedicato parecchi approfondimenti all'argomento, ma "tracce o traccie?" è ancora una delle domande più frequenti che ci arrivano sulla pagina Facebook, quindi preferiamo ripetere con estrema semplicità qual è il modo per formare il plurale delle parole in -cia/-gia.
Il caso è dunque assimilabile non solo al tipo "focaccia" ma anche al tipo "ciliegia": ciò vuol dire che per tutte le parole simili a queste due dovrete usare lo stesso metodo, che è convenzionale - lo diciamo subito -, visto che il plurale esatto della parola dovrebbe essere formato per via etimologica (ma di questo ne abbiam parlato a proposito di province/provincie).
Veniamo al dunque: la regola parte dal controllo della lettera che precede -cia; se è una consonante, dovrete lasciar cadere la vocale "i"; se è una vocale, invece, la "i" deve essere mantenuta; il plurale di "traccia", quindi, è proprio "tracce" e non "traccie" (musicali ma non solo), perché -cia è preceduto da "c", quindi da una consonante.
Una regola che vale per tutte le parole in -cia/-gia
Questa regola vi serve non solo per sapere se si scrive "tracce" o "traccie", lo abbiamo ripetuto più volte; ecco perché vogliamo lasciarvi con il seguente esercizio, che consiste nella formazione del plurale dei termini indicati (seguendo questo link, per di più, troverete tutte le istruzioni che vi servono per non sbagliarlo proprio mai):
- Acacia
- Bambagia
- Camicia
- Focaccia
- Linguaccia
- Loggia
- Minaccia
- Pelliccia
- Serataccia
- Valigia
Avete ancora altri dubbi o perplessità?