Cosa significa "dietro le quinte" e perché si usa questa espressione? Una semplice guida all'utilizzo
Prima di spiegarvi perché si dice "dietro le quinte" è bene sapere cosa significhi questa espressione e quando sia corretto utilizzarla: sappiamo tutti che le quinte (o telette) sono l'elemento che delimita lo spazio scenico; dietro le quinte, che delimitano lateralmente questo spazio, i macchinisti preparano i cambi di scena; gli attori si preparano all'ingresso; il suggeritore suggerisce le battute agli attori quando sono in difficoltà: insomma, c'è tutto un mondo che lo spettatore non vede, ma che è fondamentale per la riuscita dello spettacolo teatrale. Non per nirente, le quinte sono anche definite "mantello di Arlecchino", perché è proprio da dietro alla maschera che Arlecchino, per l'appunto, continuava a parlare, pur nascondendosi.
Si può dire, ovviamente, che quello delle quinte teatrali è un mondo importante ma nascosto, ed è da proprio da questo che deriva l'espressione "dietro le quinte", a indicare una serie di attività e persone davvero importanti ma invisibili; si può dire, meglio ancora, che chi sta o agisce dietro le quinte dirige con efficacia, manovra qualcuno o qualcosa, senza apparire.
Va da sé che "dietro le quinte" può assumere anche altri significati, a seconda del contesto: molte volte leggiamo "dietro le quinte" combinato a sostantivi o altre parti del discorso, proprio per indicare "i retroscena/i segreti" di qualcosa, con ovvio riferimento alla funzione che le quinte hanno nel teatro - quinte intese nella loro totalità e non solo limitatamente alla loro strutura fisica - che è appunto quella di contribuire alla realizzazione dello spettacolo senza però essere al centro dell'attenzione.
Ora il significato dell'espressione è chiaro e arricchirà senz'altro il vostro bagaglio lessicale, visto che non è caduta in disuso: occhio a non dimenticarla e, se volete, a usarla all'occorrenza!