Come si dice? "Kebab" o "kebap"? Come si chiama, insomma, questa gustosissima carne così amata in Italia e nel mondo?
In molti vi sarete senz'altro chiesti se si dice "kebab" o "kebap": come si chiama quella carne così gustosa, ma altrettanto chiacchierata per via del processo di realizzazione, che troviamo ormai in tutte le città italiane e del mondo? Il dubbio è legittimo: può capitare di trovarsi dinanzi a un negozio che scrive "kebab" con la "p" finale in luogo della "b", ma la risposta non è scontata.
La parola, infatti, può essere scritta in entrambi i modi: in Turchia utilizzano il termine con la "p", mentre in Iran, Pakistan e India mangiano il "kebab"; siccome il piatto è tipico di tutte e quattro le zone, è normale che il nome cambierà a seconda che il gestore sia un turco o un iracheno (e con la parola, ovviamente, cambia pure il tipo di carne e di panino che andrete a mangiare).
Ma vediamo di andare oltre la semplice resa grafica del termine: cosa significa "kebab" e a cosa fa riferimento esattamente la parola? L'accezione letterale è "carne arrostita": si tratta di un piatto che si è diffuso inizialmente in Germania, per via degli immigrati dal Medio Oriente, ma che poi è stato esportato pure in Italia e in molti altri paesi in diverse varianti.
Il kebab più famoso è sicuramente il Doner kebab "kebab che gira", con chiaro riferimento allo spiedo verticale dove la carne viene infilizata e fatta abbrustolire; ma molto buono è anche il kebab da barbecue (per esempio, l'Adana kebab e l'Urfa kebab, che prendono il nome dalle località che hanno ideato le ricette). Il kebab più antico, però, è forse l’Iskender kebab di Bursa, che risale Novecento.
Ad ogni modo, a prescindere dal tipo di kebab, ora sapete che potrete scrivere sia "kebab" sia "kebap", senza per questo aver paura di sbagliare.