Con l'approfondimento di oggi vi spiegheremo come trasformare il discorso diretto in indiretto guidandovi passo passo tramite il commento di esempi e di casi particolari. Una volta finita la lettura (e svolti gli esercizi), sicuramente vi sarà tutto molto più chiaro. Buon italiano a tutti!
Oggi vi spiegheremo come trasformare un discorso diretto in un discorso indiretto in maniera molto semplice; ciò significa insomma che adotteremo un linguaggio ancor più facile di quello a cui siete già abituati proprio perché comprendiamo che l'argomento non è proprio banalissimo. Prima ovviamente illustreremo cos'è il discorso diretto e cos'è il discorso indiretto e poi vi faremo degli esempi in cui trasformeremo l'uno nell'altro: non solo una spiegazione dettagliata dunque ma anche utile e ricca di casi specifici commentati. Veniamo subito al dunque partendo da un esempio.
Spesso ci troviamo dinanzi a esercizi di questo tipo: Trasforma le seguenti frasi con discorso diretto in un discorso indiretto e andiamo nel panico perché pensiamo ai verbi che bisogna cambiare, alla punteggiatura e alle sue regole, agli avverbi di luogo, ai pronomi e a tutto il resto; insomma ci sono una serie di accorgimenti da adottare per evitare di sbagliare e che voi non potete ignorare. Ebbene noi vi spiegheremo proprio tutto, dalla A alla Z senza lasciar nulla di inesplorato. Il nostro sommario infatti è il seguente:
- Che cos'è il discorso diretto? Frasi ed esempi;
- Che cos'è il discorso indiretto? Frasi ed esempi;
- Trasformazione del discorso diretto nei casi di contemporaneità, anteriorità e posteriorità;
- Come trasformare discorso diretto in discorso indiretto: avverbi e locuzioni temporali, pronomi;
- Esercizi sul discorso diretto e indiretto.
Col discorso diretto non facciamo altro che riportare le parole pronunciate esattamente da qualcuno. Per esempio. Marco ha detto: "Non lasciare l'astuccio sul banco come l'altra volta". In genere per aprire il discorso diretto si usano i due punti e le virgolette ma potreste trovare anche dei libri in cui tale discorso è aperto dai caporali; un esempio è questo: Luigi disse: «Mi passi lo zucchero?». Sono due modi diversi di scrivere il discorso diretto ma il contenuto non cambia. Il discorso diretto inoltre può anche precedere la frase che lo introduce: - Maria, stai attenta! -, le disse Monica urlando. Come vedete, in questo caso l'ordine delle due frasi è stato invertito.
Trovate qui molte altre frasi con il discorso diretto.
Trovate qui molte altre frasi con il discorso diretto.
Col discorso indiretto invece non si riportano direttamente le parole dette da qualcuno o i suoi pensieri ma le si rielaborano con precisione riportandole indirettamente, per l'appunto. Facciamo subito alcuni esempi riprendendo i discorsi indiretti di prima: Marco ha detto di non lasciare l'astuccio sul banco come l'altra volta; Luigi disse di passargli lo zucchero; Monica urlando disse a Maria di stare attenta. Avete visto? Non abbiamo fatto altro che riportare le cose dette prima col discorso diretto senza usare i due punti ma ricorrendo agli stessi verbi.
Trovate in questo approfondimento delle frasi con il discorso indiretto.
Trovate in questo approfondimento delle frasi con il discorso indiretto.
La trasformazione del discorso diretto in discorso indiretto può sembrare difficile all'inizio ma vi sembrerà un gioco da ragazzi col passare del tempo, e non lo diciamo tanto per: servono tanti esercizi - come sempre - e proprio esercitandovi capirete bene i meccanismi di trasformazione, che siate in una scuola primaria, in una scuola media o in una scuola superiore. Vediamo subito degli esempi pratici.
Contemporaneità tra momento dell'enunciazione e fatto
- Marco ha detto: "Michele, lascia stare e non preoccuparti";
- Marco dice di continuo: "Non compro niente!";
- Marco diceva al telefono: "Mangio un panzerotto buonissimo";
- Marco disse: "Sto andando a casa di Luca".
Questi quattro casi sono casi in cui quello che trovate scritto tra virgolette accade mentre il soggetto (Marco in questo caso) sta parlando: si dice quindi che la frase principale e il discorso diretto sono in rapporto di contemporaneità. Entrambi i fatti, l'atto del dire o del pensare e il contenuto, avvengono (in linea di massima) nello lasso di tempo. La trasformazione di discorso diretto in discorso indiretto in questo caso mantiene tutti i verbi che trovate già scritti:
- Marco ha detto a Michele che doveva lasciar stare e non doveva preoccuparsi;
- Marco dice di continuo che (lui) non compra niente;
- Marco diceva al telefono che mangiava (o stava mangiando) un panzerotto buonissimo;
- Marco disse che stava andando a casa di Luca.
Alcune riflessioni sono importantissime. Anzitutto notate che il verbo della principale (Marco ha detto / dice / diceva / disse) non cambia mai. In secondo luogo vedete che il verbo usato per legare la frase che riassume il discorso diretto e la frase principale rispecchia a pieno il rapporto di contemporaneità. Commentiamo il primo esempio.
- Marco ha detto: "Michele, lascia stare e non preoccuparti";
- Marco ha detto che doveva lasciar stare e non doveva preoccuparsi.
Il verbo doveva lasciar stare è infatti un'azione che avviene contemporaneamente all'azione di dire (ha detto). Sarebbe stato diverso invece se avessimo scritto:
Marco ha detto che avrebbe dovuto lasciar stare e che non avrebbe dovuto preoccuparsi.
Se usiamo il condizionale passato infatti collochiamo l'azione nel passato: Marco cioè prima (magari ieri, un mese fa, un anno fa ecc) avrebbe dovuto lasciar stare e non preoccuparsi. Tutto chiaro? Quando si trasforma un discorso diretto in discorso indiretto bisogna mantenere il rapporto di contemporaneità / anteriorità / posteriorità espresso nella frase col discorso diretto. Nella terza frase per esempio si evince in base a come l'abbiamo trasformata che Marco mentre parlava al telefono stava mangiando un panzerotto, né prima né dopo.
Anteriorità tra momento dell'enunciazione e fatto
- Marco sta dicendo a Mattia: "Ieri ho fatto pace con Luana!";
- Marco ha detto a Michele: "Sono andato al mare ieri!";
- Marco diceva al telefono: "Maria mi ha lasciato un anno fa!";
- Prima di salutarci Marco aveva detto: "L'altro giorno ho incontrato Simone!".
In questo caso il rapporto tra il discorso diretto e la frase principale è di anteriorità: ciò significa infatti che quanto detto nel discorso diretto è accaduto prima del momento in cui Marco parla. Per esempio: Marco ha fatto pace con Luana prima di dirlo a Mattia il giorno dopo; oppure è andato al mare prima di dirlo a Michele; oppure ancora ha lasciato Maria un anno prima di dirlo all'interlocutore con cui era al telefono (o magari gli ha semplicemente ricordato di averla lasciata perché non se lo ricordava: fatto sta che è passato un anno prima della conversazione). Vediamo ora come trasformarle mantenendo intatto il rapporto di anteriorità:
- Marco sta dicendo a Maria che ieri ha fatto pace con Luana;
- Marco ha detto a Michele che il giorno prima / ieri era andato al mare;
- Marco diceva al telefono che Maria lo aveva lasciato / lo ha lasciato un anno prima;
- Prima di salutarci Marco aveva detto che l'altro giorno aveva incontrato Simone.
Prendiamo la prima e la seconda frase: nella prima dobbiamo usare per forza ieri perché se Maria sta parlando adesso è normale che il giorno prima di adesso sia ieri (a meno che non volessimo dire che Marco ha fatto pace con Luana il giorno prima di andare al mare); nella seconda frase si può usare invece sia ieri sia il giorno prima perché ha detto dà un'idea generica di passato e non specifica, come accade con la forma progressiva sta dicendo.
Vediamo ora l'ultimo caso di trasformazione del discorso diretto in indiretto: la posteriorità.
Vediamo ora l'ultimo caso di trasformazione del discorso diretto in indiretto: la posteriorità.
Posteriorità tra momento dell'enunciazione e fatto
- Marco sta dicendo a Luca: "Domani vado al supermercato!";
- Marco ha detto a Luca: "Domani vado al supermercato!";
- Marco disse a Luca: "Domani andrò al supermercato!";
- Marco diceva a Luca: "Domani andrò al supermercato!".
In queste frasi pare molto chiaro il rapporto tra la principale e la frase del discorso diretto: quanto detto da Marco a Luca avverrà infatti in un momento successivo a quello dell'enunciazione. L'unica differenza tra le prime due frasi e le seconde due sta nel periodo in cui Marco e Luca parlano: nelle seconde due infatti è chiaro che il dialogo stia avvenendo in un tempo passato e bisogna comportarsi di conseguenza. Vediamo prima come trasformare il discorso diretto in indiretto e poi commentiamo i casi principali:
- Marco sta dicendo a Luca che domani andrà / va al supermercato;
- Marco ha detto a Luca che domani andrà / va al supermercato;
- Marco disse a Luca che il giorno dopo sarebbe andato al supermercato;
- Marco diceva a Luca che il giorno dopo sarebbe andato al supermercato.
Prendiamo il primo, il secondo e il terzo caso (il quarto è simile al terzo). Nel primo e nel secondo caso per rappresentare la posteriorità abbiamo usato il futuro o il presente (il presente infatti può essere usato come futuro: anzi suona anche meglio!). Nel terzo caso abbiamo usato il condizionale passato: per esprimere posteriorità nel passato infatti si usa proprio questo tempo, come vi abbiamo già spiegato in altre circostanze. Facciamo qualche altro esempio:
- Marco diceva che sarebbe andato al mare con Giovanna;
- Luca disse che si sarebbe sposato presto con Mattia;
- Monica stava dicendo che avrebbe fatto subito la spesa;
- Il bambino diceva alla mamma che sarebbe andato a fare i compiti subito.
Come vedete, usando il condizionale passato quando il verbo della frase reggente (Marco diceva / Luca disse / Monica stava dicendo / Il bambino diceva) è al passato non facciamo altro che esprimere posteriorità, cioè dire che l'azione introdotta accadrà successivamente rispetto al momento dell'enunciazione. Tutto chiaro, no?
Ci sono da fare altre considerazioni in questa spiegazione su come trasformare discorso diretto in discorso indiretto. Per questo ricorreremo ad alcune frasi già viste per fissare bene alcuni concetti aggiungendone però delle altre:
- Marco diceva al telefono: "Maria mi ha lasciato un anno fa!";
- Marco disse a Luca: "Domani andrò al supermercato!";
- La maestra ci disse: "Dovete comportarvi bene";
- Luca esclamò con certezza: "Vengo a trovarti in questo locale domani";
- Mi disse: "Torna qui subito";
- Gli disse: "Vieni quaggiù".
Proponiamo subito la trasformazione da diretto in indiretto:
- Marco diceva al telefono che Maria lo aveva lasciato un anno prima;
- Marco disse a Luca che il giorno dopo sarebbe andato al supermercato;
- La maestra disse loro che dovevano comportarsi bene;
- Luca esclamò con certezza che sarebbe andato a trovarlo / trovarla in quel locale il giorno dopo;
- Gli disse / Le disse / Mi disse di tornare lì subito;
- Gli disse di andare lassù.
Della prima frase dovete notare la trasformazione di un anno fa in un anno prima; lo stesso dovrete fare con ieri, l'altro ieri, un giorno fa e costruzioni simili trasformandole in il giorno prima, due giorni prima, il giorno precedente.
Della seconda frase dovete notare domani, che è stato trasformato in il giorno dopo; lo stesso dovrete fare con dopodomani, tra qualche giorno ecc: espressioni che diventeranno due giorni dopo, dopo qualche giorno, il giorno successivo ecc.
Della terza frase dovete notare la trasformazione di ci in loro e di comportarvi in comportarsi: i verbi cambiano perché il discorso indiretto ha trasformato tutto alla terza persona. Ovviamente avreste potuto mantenere anche la prima persona plurale: La maestra ci disse che avremmo dovuto comportarci bene. L'importante è trasformare tutti i tempi verbali con intelligenza.
Della quarta frase dovete notare la trasformazione di venire in andare, trovarti in trovarlo, questo in quello e domani in il giorno dopo. Nella quinta frase invece la trasformazione di qui in lì e dei vari pronomi personali, per i quali spesso non vi è una scelta univoca: nessuno ci impedisce infatti di pensare che nella quinta frase la persona si stia riferendo davvero a me (e quindi dobbiamo conservare mi) e non a qualcun altro. Stesso discorso vale per la sesta frase, dove viene trasformato quaggiù in lassù (come qui in lì) e viene mantenuto gli proprio perché in questo caso la persona è chiara (c'è scritto gli disse e non potevamo certo trasformarlo in mi disse o le disse, no?).
Vi consigliamo infine questi esercizi sulla trasformazione di discorso diretto in discorso indiretto:
- Esercizi sul discorso diretto;
- Esercizi sul discorso indiretto;
- Esercizi sul discorso diretto e indiretto.
Vi abbiamo spiegato cos'è il discorso diretto, cos'è il discorso indiretto e ora dovreste sapere bene anche come si trasforma il discorso diretto in discorso indiretto. Se avete ulteriori dubbi ovviamente non preoccupatevi: potete sempre chiederci consigli tra i commenti o su Facebook e vi aiuteremo come meglio potremo. Buon italiano a tutti! (Che diventa: Linkuaggio ci ha augurato un buon italiano a tutti!).
La foto è tratta da Pixabay.com