Si scrive "dappertutto" o "dapertutto"? L'analisi grammaticale impone che la parola sia considerata come un avverb...
Si scrive "dappertutto" o "dapertutto"? L'analisi grammaticale impone che la parola sia considerata come un avverbio di luogo (anche se per la vecchia forma "da per tutto" bisognerebbe parlare di locuzione avverbiale); se in questo ambito vi sono pochi dubbi, la grafia confonde non pochi utenti ancora oggigiorno.
A differenza di altri argomenti trattati sinora, però, la risposta è unica: anche su internet "dappertutto" figura ben cinque milioni di volte a fronte delle circa duecentomila occorrenze fatte registrare da *dapertutto, che è la forma errata. Il raddoppiamento che ha subito p dipende dalla preposizione semplice "da", è definito "raddoppiamento fonosintattico" ed è paragonabile a quello subito da "capo" in "daccapo".
L'avverbio significa "in tutti i luoghi" e ha come sinonimi parole molto conosciute: "ovunque", "dovunque" e così via.