Le frasi con il complemento di vocazione presentate qui di seguito vi permetteranno di capire non soltanto qual è la natura di questo co...
Partiamo dal presupposto che tale complemento indica l'elemento a cui si rivolge direttamente il soggetto: può essere una persona, una cosa, un animale, anche un'entità astratta, purché sia interpellato dal soggetto grammaticale della proposizione. Vediamo il seguente esempio:
A) Fermati, Carlo!
In questo caso, chi sta parlando si rivolge direttamente a Carlo, invitandolo a fermarsi. Come vedete, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non è detto che il complemento di vocazione (che in latino era rappresentato da un vero e proprio caso, il "vocativo") debba essere introdotto per forza da "o"; è necessario, però, che, prima del complemento, la virgola sia presente, perché, in diversi casi, ci permette di evitare ambiguità più o meno gravi. La seguente frase:
B) Bianchi, è stato sospeso
mette in evidenza che qualcuno si sta rivolgendo a Bianchi, per spiegargli che è stato sospeso; se non fosse stata presente la virgola, non avremmo interpretato la proposizione così: avremmo capito semplicemente che qualcuno raccontava (non al diretto interessato) ad altri la sospensione di un certo Bianchi (forse un amico o chissà chi).
Provate a fare l'analisi logica delle seguenti dieci frasi con il complemento di vocazione, cercando di non confonderlo con i complementi affini e soprattutto con il soggetto e ricordando che potrebbe non essere presente proprio in tutte:
1. Non è giusto nei suoi confronti, Luigi...
2. Carissimo dottor Bianchi, le serve una mano per i prossimi giorni?
3. Ma Lucia, non sono stato io!
4. Marco, a quanto pare...
5. La stella cometa, bambini, ha aiutato i Re Magi
6. Padre Nostro, venga il tuo regno
7. O mia bella Madonnina, tu domini Milano
8. Nessun libro per me, professor Rossi?
9. Sei stato tu?
10. Maria non dà fastidio