Come si scrive? "Dopodiché" o "dopo di che"? La forma corretta è solo una oppure entrambe le varianti sono scritte bene? In questo approfondimento parleremo della locuzione, di alcuni vocabolari ottocenteschi e daremo una risposta a tutti i vostri dubbi
Se siete qui vi state chiedendo se si scrive dopodiché o dopo di che e quindi se, in termini non proprio tecnici, si scrive staccato o tutto attaccato. In questo approfondimento dopo alcuni cenni di natura grammaticale vedremo qual è la risposta corretta a questa domanda ovviamente senza dirvi subito sì o no: sapete tutti infatti che sulle pagine di Linkuaggio non avrete mai una risposta senza una spiegazione che la motivi. Precisato questo, veniamo subito al dunque: dopodiché è l'unico modo corretto di scrivere questa parola?
Dopodiché ha il valore semantico di dopo e lo si usa con funzione consecutivo-temporale. Vediamo subito un esempio: Prima andrò in Germania per studiare tedesco, dopodiché farò il possibile per trovare lavoro lì. Molto spesso la parola può avere anche valore avversativo; ecco qui: abbiamo fatto il possibile per aiutarlo, dopodiché abbiamo dovuto arrenderci. Qui si dice chiaramente che nonostante avessero fatto il possibile alla fine si son dovuti arrendere: la seconda proposizione (quella introdotta da dopodiché) si oppone, per così dire, alla principale. Tutto chiaro, vero?
Siamo arrivati alla risposta che cercate. Come si scrive? Dopodiché o dopo di che? Dopodiché è il frutto dell'univerbazione di tre parole: dopo, di e che. Si tratta di una locuzione e può anche essere scritta come dopo di che. Anzi potreste trovare anche qualcuno che vi correggerà dopodiché perché la forma originaria era proprio quella con la grafia separata (dopo di che): l'univerbazione è successiva, e la parola "tutt'attaccata" come si suol dire, è venuta dopo.
Non è certo un caso isolato ovviamente: nonostante si scriveva non ostante, invece si scriveva in vece etc etc; si tratta insomma di un fenomeno diffuso nella lingua italiana perché è ovvio che se quando parliamo tendiamo a non fare delle pause, in questo caso tra dopo, di e che, lo scritto prima o poi lo registrerà.
Facciamo il solito tuffo nella storia della lingua italiana e vediamo un vocabolario importante come quello del Petrocchi (ottocentesco, ricordiamolo) cosa registra: ebbene, non c'è la voce dopodiché e alla voce dopo non è neache registrata tra gli esempi (c'è dopo che per esempio ma non è certo usato allo stesso modo: dire sono andato in hotel, dopodiché me ne sono andato al mare è certamente diverso dal dire sono andato in hotel dopo che me ne sono andato al mare). Facciamo una sintesi.
Facciamo il solito tuffo nella storia della lingua italiana e vediamo un vocabolario importante come quello del Petrocchi (ottocentesco, ricordiamolo) cosa registra: ebbene, non c'è la voce dopodiché e alla voce dopo non è neache registrata tra gli esempi (c'è dopo che per esempio ma non è certo usato allo stesso modo: dire sono andato in hotel, dopodiché me ne sono andato al mare è certamente diverso dal dire sono andato in hotel dopo che me ne sono andato al mare). Facciamo una sintesi.
Come si scrive dopodiché?
- Si scrive: dopodiché o dopo di che
- Non si scrive: dopodichè, dopodicché, dopodiche, dopo di chè o dopo di ché
Non si può scrivere
- Non si può scrivere dopodichè, perché tutte le parole terminanti in che vogliono l'accento acuto (perché e non perchè, macché e non macchè etc).
- Non si scrive dopodicché perché anche se c'è stata univerbazione il monosillabo di non causa il radoppiamento della parola successiva e cioè di che (voi dite dopodiché con una k e non dopodicché).
- Non si scrive dopodiche perché è una parola accentata sull'ultima vocale, dunque tronca, e le parole tronche in italiano vogliono l'accento.
- Non si scrive infine né dopo di chè né dopo di ché, perché la parola che non viene mai accentata se ricorre da sola a meno che non voglia dire perché (ma è molto in disuso ed è forma sconsigiabile).
Come scrivere bene: i consigli di Linkuaggio
Adesso sapete come scrivere bene dopodiché e sapete che la parola ha una doppia forma, sia quella "attaccata" sia quella "staccata"; sapete pure che entrambe le forme non possono essere ritenute sbagliate (anche se su Google si notano circa un milione e mezzo di risultati per dopodiché e tre milioni di dopo di che). Qui troverete altri consigli su come scrivere bene le parole e non solo e vi consigliamo di dare un'occhiata: molto spesso cose che pensiamo essere corrette sono invece non propriamente giuste. Buon italiano a tutti!
La foto è tratta da Pixabay.com