Una breve ricerca sul razzismo pensata per la scuola elementare, precisamente per le classi terza, quarta e quinta, in cui si analizza il problema in modo facile parlando dello sterminio degli ebrei e della teoria razziale di Hitler espressa nel suo Mein Kampf
Quella che troverete qui di seguito è una breve ricerca sul razzismo per la scuola elementare: si tratta quindi di un riassunto facile che spiega cos'è il razzismo e lo illustra attraverso alcuni eventi storici che hanno segnato il mondo intero e la vita dell'uomo sulla Terra. Parleremo per la precisione del razzismo della teoria politica nazista e quindi dello sterminio degli ebrei, una ricerca che può essere quindi collegata ad altri importanti temi come la guerra e il fascismo che iniziano ad essere studiati, seppur in modo molto semplice, anche durante gli ultimi anni della scuola primaria. Ricordate che si tratta di una ricerca breve e che quindi molte cose le abbiamo escluse volutamente. Ma veniamo al dunque.
Il razzismo è un'ideologia secondo cui un gruppo di persone è ritenuto superiore a un altro per via della razza a cui appartiene: questo concetto di presunta superiorità razziale può portare, e ha portato in passato, a discriminazioni sociali che possono sfociare in nello sterminio di un'intera etnia.
Una forma molto forte di razzismo si manifestò durante la Seconda Guerra Mondiale quando Adolf Hitler, fondatore del Partito Nazista, prese il potere in Germania ed attuò la cosiddetta "politica della razza", descritta nel suo libro Mein Kampf. Secondo tale politica, il popolo tedesco era ritenuto superiore a tutti gli altri in quanto appartenente alla razza ariana, cioè bianca, soprattutto agli ebrei e agli slavi.
Hitler scatenò così la più feroce persecuzione razzista soprattutto contro il popolo ebreo: nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 in Germania, Austria e Cecoslovacchia si compì la cosiddetta "Notte dei Cristalli"; vennero cioè uccise durante una sommossa popolare, che gli ufficiali nazisti non vollero fermare e che invece aizzarono, circa un migliaio di gente ebrea; fu bruciato un migliaio di sinagoghe e case di preghiera e furono distrutti cimiteri e luoghi di ritrovo della comunità ebraica. La "Notte dei Cristalli" è solo uno dei tanti momenti bui della storia dell'uomo e della Germania che dimostrano la crudeltà del regime hitleriano e quindi delle teorie razziste alla base del nazismo.
Hitler, comunemente soprannominato "führer", cioè 'capo', attuò la cosiddetta "Soluzione Finale" del problema razziale ebraico nel 1941, quando si diede inizio allo sterminio sistematico, cioè organizzato, degli ebrei e di tutti coloro che offuscavano lo splendore della razza ariana. Dalla Germania, e da tutti i Paesi alleati, quindi anche dall'Italia di Benito Mussolini, gli ebrei furono deportati nei cosiddetti "lager", cioè nei campi di concentramento in cui venivano costretti a lavorare fino allo sfinimento prima di essere uccisi nelle camere a gas: le famiglie furono separate; i prigionieri furono ridotti a bestie, come racconta lo scrittore Primo Levi nel suo libro Se questo è un uomo, e furono marchiati a fuoco sulle braccia.
Morirono sei milioni di ebrei e un milione di altre persone: zingari, portatori di handicap, oppositori politici e omosessuali. Secondo la teoria della razza ariana infatti, e quindi secondo i nazisti, essi erano colpevoli di "sporcare" i bianchi. Gli ebrei chiamano questa tragedia Shoa, nome che in italiano si traduce con "catastrofe".
Se avete bisogno di altre ricerche e riassunti di storia per la scuola elementare li trovate qui; sul razzismo in generale invece trovate questi temi che sono adatti anche ai bambini (chiaramente dovrete scegliere quello che fa per voi perché ci sono anche contenuti per i più grandi).
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