Riassunto della vita e delle opere di Giovanni Boccaccio: scopri chi era una delle tre corone fiorentine e supera brillantemente interrogazioni e compiti in classe
Giovanni Boccaccio è una delle tre corone fiorentine, ossia uno dei tre autori più importanti del Trecento letterario italiano, assieme a Dante Alighieri e Francesco Petrarca. In questa scheda troverete un riassunto della sua vita e delle sue opere principali che vi permetterà di prepararvi con cura e attenzione per interrogazioni e compiti in classe. Prima, però, una precisazione: non sempre è facile ricostruire correttamente la vita dell'autore, perché nelle sue opere egli ci fornisce moltissime informazioni autobiografiche, ma non sempre tali notizie sono esatte o reali; quindi a volte non si riesce a distinguere la realtà dalla finzione, e bisogna basarsi su altri tipi di fonte che diano testimonianze verificabili.
La vita di Giovanni Boccaccio: un riassunto
Giovanni Boccaccio è nato a Certaldo, secondo la tradizione, o a Firenze nel 1313, ed è figlio di un ricco mercante: il padre vorrebbe che lui intraprendesse la stessa strada. Studia inizialmente a Firenze, poi si trasferisce a Napoli per seguire gli affari paterni: il padre, infatti, era un funzionario dell'agenzia bancaria dei Bardi, finanziatori di Roberto d'Angiò. Lì comprende di non essere affatto adatto per la professione di mercante, deludendo il padre, e inizia a studiare diritto canonico.
Proprio all'università, però, segue le lezioni di Cino da Pistoia e in questo momento della sua vita entra in contatto con il mondo della letteratura e della lirica; comincia quindi a frequentare la corte degli Angiò e a scrivere in latino e in volgare le prime opere, tra cui il Filocolo. Rientra poi a Firenze, con la famiglia, alla fine del 1340, rimpiangendo l'ambiente della corte napoletana; cerca di inserirsi nella vita culturale fiorentina e in particolare al mito di Dante, componendo alcune opere chiaramente ispirate alla lezione del grande maestro, come la Commedia delle Ninfe e l'Amorosa visione.
Quando scoppia la peste, nel 1348, si trova ancora in città: dopo quell'anno inizia la composizione del Decameron, la sua opera più importante. Due anni più tardi, nel 1350, incontra Francesco Petrarca, cui sarà legato per tutta la vita e che costituirà il punto di confronto e di dialogo massimo. Petrarca lo spinge a coltivare gli studi umanistici e a dedicarsi ad essi in modo pieno.
In questa prospettiva, si dedica alla ricerca di alcuni codici (per esempio nella biblioteca di Montecassino) e aiuta a istituire, a Firenze, la prima cattedra di greco in Europa, a conferma degli studi da autodidatta che aveva iniziato a Napoli. Scrive soprattutto in latino, ma anche in volgare. Gli vengono affidati alcuni importanti incarichi pubblici e alcune ambascerie. Nel 1360 papa Innocenzo VI gli concede un beneficio ecclesiastico, in modo da garantirgli una certa serenità economica. Nel 1361 si ritira a Certaldo in seguito ad alcuni sospetti per un fallito colpo di stato; lavora ad opere latine erudite, come la Genealogia deorum gentilium. Dal 1365 è riammesso a Firenze e compie numerosi viaggi, sia incarichi ufficiali sia per motivi personali e di studio. Per il comune di Firenze inizia, il 23 ottobre del 1373, un commento pubblico della Commedia di Dante presso la chiesa di Santo Stefano in Badia, ma arriva fino al canto XVII dell'Inferno; poi la salute peggiora. Si ritira a Certaldo, dove continua a coltivare i suoi interessi umanistici e lì muore il 21 dicembre 1375.
Schema delle opere di Boccaccio
Proponiamo uno schema per orientarsi tra le numerose opere dell'autore: accanto al titolo di ciascuna è indicato il periodo di composizione e in breve il contenuto. Elenchiamo prima le opere in volgare e poi quelle in latino, di cui riportiamo solo il titolo:
- Caccia di Diana: precedente al 1334, si tratta di un poemetto in terzine basato sull'amore cortese.
- Filostrato: composto tra il 1335 e il 1338, anche se le date sono incerte. È un poemetto in ottave, che racconta alcune vicende di personaggi dell'Iliade e dell'Odissea in un ambiente feudale.
- Filocolo: composto nel 1336 circa. È il racconto in prosa delle peripezie di due amanti, ricco di complicazioni, sorprese e colpi di scena.
- Teseida: è un poemetto in ottave composto tra il 1339 e il 1340, con cui Boccaccio ambiva a eguagliare l'Eneide in lingua italiana. Racconta lo scontro di Teseo con le Amazzoni e le vicende amorose di Emilia, la regina delle Amazzoni.
- Comedia delle ninfe fiorentine: è un prosimetro legato al tema pastorale, composto durante il primo periodo fiorentino.
- Amorosa visione: composta tra il 1342 e il 1343, si tratta di un poema allegorico in terzine che racconta la ricerca della saggezza umanistica, all'interno di lunghe divagazioni umanistiche.
- Elegia di Madonna Fiammetta: si tratta di un romanzo in prosa, composto tra il 1343 e il 1344. Fiammetta racconta il suo amore per Panfilo, che se ne è andato dalla città e l'ha dimenticata.
- Ninfale fiesolano: è un poemetto in ottave di tema pastorale e racconta l'amore tra due giovani, osteggiato dalla dea Diana, che vorrebbe costringere alla castità le ninfe.
- Trattatello in laude di Dante: si tratta di una biografia di Dante, composto nel 1351 ma poi rivisto.
- Corbaccio: composto dopo il Decameron, tra il 1355 e il 1365 (ma la datazione è incerta), si tratta di una satira contro le donne (qui un approfondimento sul rapporto fra l'autore e le donne nel Decameron e non solo).
Sono opere in latino, tra le altre, la Geneaologia deorum gentilium (iniziata nel 1350 e continuata fino alla morte), il De casibus virorum illustrium (scritto dopo il 1355), il De mulieribus claribus (scritto dopo il 1355), il Bucolicum carmen (1367-1368).
Il nostro riassunto sulla vita e le opere di Giovanni Boccaccio termina qui: pronti per superare brillantemente l'interrogazione?
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