Riassunto, commento e analisi del testo del sonetto S'i fosse foco di Cecco Angiolieri per superare brillantemente interrogazioni e compiti in classe
Oggi vi proponiamo l'analisi del testo e il commento di S'i' fosse foco, uno dei sonetti più famosi di Cecco Angiolieri, rappresentante della poesia comico parodica. In questo post trovate non solo una guida ai contenuti del sonetto, ma anche il riassunto dei temi più significativi, in modo da potervi orientare nello studio e nella preparazione ai fini di interrogazioni e compiti in classe. Riportiamo anzitutto il testo del componimento, perché è da questo che dovete partire per qualsiasi commento (mai imparare a memoria un'analisi senza sapere a cosa si fa riferimento!).
Vediamolo assieme:
S’i’ fosse foco, ardereï ‘l mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei;
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei;
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo;
5 s’i’ fosse papa, sere’ allor giocondo,
ché tutti cristïani imbrigherei
s’i’ fosse ‘mperator, sa’ che farei?
A tutti mozzarei lo capo a tondo.
ché tutti cristïani imbrigherei
s’i’ fosse ‘mperator, sa’ che farei?
A tutti mozzarei lo capo a tondo.
S’i’ fosse morte, andarei da mio padre;
10 s’i’ fosse vita, non starei con lui:
similemente faria da mi’ madre,
10 s’i’ fosse vita, non starei con lui:
similemente faria da mi’ madre,
S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
e vecchie e laide lasserei altrui.
torrei le donne giovani e leggiadre:
e vecchie e laide lasserei altrui.
Analisi del testo S'i fosse foco: figure retoriche e contenuti
Il commento del testo della poesia non può che partire dall'analisi di una figura retorica importante: l'anafora della locuzione "se io fossi", che introduce un periodo ipotetico del terzo tipo: Cecco, infatti, ci spiega cosa farebbe se potesse essere qualcos'altro che in realtà non è, scivolando quindi nell'irrealtà , pur sperando, nel gioco, che le sue idee diventino un'eventualità . Bisogna capire anzitutto il carattere della poesia comico parodica, a cui la poesia che stiamo leggendo appartiene. Si tratta di un'esperienza di poesia contemporanea nel tempo ma diametralmente opposta a quella dominante della lirica del XIII secolo italiano, basata essenzialmente sui dettami dell'amor cortese e che arriva fino allo stilnovo. La poesia comico realistica si basa sul rifiuto della lirica alta, usa un registro bassa e si interessa alla realtà quotidiana, che gli uomini e le donne comuni vivono ogni giorno, anche con riferimenti volgari o con elementi per nulla aulici. Talvolta si giunge alla parodia del modello cortese per produrre testi ridicoli e degradati, persino grotteschi.
In questa linea va collocato il testo che stiamo analizzando, in cui l'autore si scaglia contro tutto e tutti, secondo però un ordine ben preciso: prima gli elementi del mondo secondo gerarchia (fuoco, aria e acqua), poi, per così dire, gli elementi del potere sempre secondo gerarchia: Dio, il papa, l'imperatore.
Approfondisci: ripeti la letteratura italiana con i nostri speciali
L'ultima terna è inaugurata da morte e vita, una coppia che difficilmente ammette un terzo elemento, ecco allora comparire l'ipotesi reale ("se io fossi Cecco"). Nella semplicità della vita, l'autore espone un criterio di scelta della donna di certo condivisibile e molto meno complesso di quelloproposto dalla stilnovo: Cecco si terrebbe infatti le donne giovani e belle, e lascerebbe quelle zoppe e vecchie agli altri. Nel complesso non è un testo banale, come si potrebbe credere: Cecco parla ai borghesi, agli altri nascenti della società toscana, e li invita a ridere in modo raffinato dei loro vizi, facendosi loro interprete.
Analisi del testo e commento di S'i fosse foco vi permetteranno di superare brillantemente compiti in classe e interrogazioni: occhio a imparare bene questo riassunto!
La foto è tratta da Pixabay.com
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L'ultima terna è inaugurata da morte e vita, una coppia che difficilmente ammette un terzo elemento, ecco allora comparire l'ipotesi reale ("se io fossi Cecco"). Nella semplicità della vita, l'autore espone un criterio di scelta della donna di certo condivisibile e molto meno complesso di quelloproposto dalla stilnovo: Cecco si terrebbe infatti le donne giovani e belle, e lascerebbe quelle zoppe e vecchie agli altri. Nel complesso non è un testo banale, come si potrebbe credere: Cecco parla ai borghesi, agli altri nascenti della società toscana, e li invita a ridere in modo raffinato dei loro vizi, facendosi loro interprete.
Analisi del testo e commento di S'i fosse foco vi permetteranno di superare brillantemente compiti in classe e interrogazioni: occhio a imparare bene questo riassunto!
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