Vita e opere di Brunetto Latini in un riassunto veloce e scorrevole: un autore importante per la letteratura italiana
Proponiamo un riassunto della vita e delle opere
di Brunetto Latini, il cosiddetto maestro di Dante, così che possiate prepararvi per lo studio o per la redazione di un saggio breve. Brunetto è una figura caratteristica del nostro medioevo letterario; viene spesso considerato più per la sua presenza nella Commedia e per il suo legame con Dante che non per il suo valore in sé, ma non è una visione corretta. Il Tresor, infatti, è un'opera non priva di interesse; importante è poi il ruolo di mediatore tra le culture che l'autore ebbe. Ma veniamo subito alla vita di Brunetto, per poi passare alle sue opere.
La vita di Brunetto Latini
Brunetto, nato a Firenze, visse nel XIII secolo: la sua
nascita è attestata presumibilmente attorno al 1220. Fu uomo politico e
funzionario della città, e in questo senso fu per Dante soprattutto un maestro
di politica più che di retorica e poesia. In questo senso è stata modificata la
visione tradizionale dell'apprendistato del nostro massimo poeta presso Brunetto
Latini.
L'episodio più interessante della sua vita va collocato nel 1260: fu infatti ambasciatore in Spagna presso il re Alfonso X di Castiglia. Secondo Maria Corti, è plausibile che in quell'occasione sia venuto in contatto con la cultura islamica, che tanta parte aveva allora in Spagna, e da lì possa aver importato alcune idee sull'aldilà che finiscono poi nella scrittura della Commedia.
Mentre tornava a Firenze, però, venne raggiunto dalla notizia dell'esito per lui catastrofico della battaglia di Montaperti (di cui parlaanche Farinata degli Uberti in Inferno X), in cui i ghibellini avevano sconfitto la sua fazione, ossia i guelfi. Restò quindi per alcuni anni in Francia, e lì lavorò alle sue opere e come notaio. Tornò a Firenze nel 1266 e lì rimase, diventando tra l'altro priore della città nel 1287.
Approfondisci: leggi i nostri speciali di letteratura per ripetere prima delle verifiche orali
L'episodio più interessante della sua vita va collocato nel 1260: fu infatti ambasciatore in Spagna presso il re Alfonso X di Castiglia. Secondo Maria Corti, è plausibile che in quell'occasione sia venuto in contatto con la cultura islamica, che tanta parte aveva allora in Spagna, e da lì possa aver importato alcune idee sull'aldilà che finiscono poi nella scrittura della Commedia.
Mentre tornava a Firenze, però, venne raggiunto dalla notizia dell'esito per lui catastrofico della battaglia di Montaperti (di cui parlaanche Farinata degli Uberti in Inferno X), in cui i ghibellini avevano sconfitto la sua fazione, ossia i guelfi. Restò quindi per alcuni anni in Francia, e lì lavorò alle sue opere e come notaio. Tornò a Firenze nel 1266 e lì rimase, diventando tra l'altro priore della città nel 1287.
Approfondisci: leggi i nostri speciali di letteratura per ripetere prima delle verifiche orali
Le opere di Brunetto Latini
Per quanto riguarda le opere di Brunetto Latini, possiamo dividerle in base
alla lingua:
- In italiano, ci rimane l'incompiuto Tesoretto, un poemetto allegorico-didattico in settenari che riprende i temi dell'opera maggiore, e la Rettorica, un trattato di retorica sempre incompiuto che consiste in un volgarizzamento del De inventione di Cicerone. Il Tesoretto nei codici è tramandato assieme al Favolello, un'epistola in versi sull'amicizia; altre opere sono di dubbia e incerta attribuzione, come ad esempio il Detto del gatto lupesco o il Fiore, un poemetto composto da più di duecento sonetti;
- In francese è invece l'opera più importante, Li livres du Trésor (o più semplicemente il Trésor, nominato in Inferno, XV), un trattato enciclopedico in tre libri: il primo è dedicato alla teologia, alla storia universale, alle scienze (tra cui la geografia), all'architettura e comprende anche un bestiario; il secondo tratta della morale, dei vizi e delle virtù; il terzo è dedicato alla retorica, la scienza politica che permette, secondo una precisa funzione civile, il buon governo delle città. Brunetto spiega che ha scelto il francese, invece che il volgare italiano, perché si tratta di una lingua più gradevole e più conosciuta: era infatti la lingua della cultura.
Ora avete a disposizione un riassunto breve ma completo della vita e delle opere di Brunetto Latini: fatene buon uso per le vostre interrogazioni o per i compiti in classe!
La foto è tratta da Pixabay.com
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