Quali sono i verbi che reggono il latino? Esempi e commenti vi permetteranno, attraverso questa guida, di comprendere a fondo il loro funzionamento e le varie eccezioni che potrebbero presentarsi durante i compiti in classe o a casa. Buona traduzione!
Oggi parleremo dei verbi che reggono il dativo latino, a completamento del nostro approfondimento sulla sintassi, che vi permetterà di evitare errori durante i compiti a casa o in classe; l'argomento che ci apprestiamo a trattare non è molto difficile, ma non è neanche semplice, poiché, in alcuni casi potrebbe risultarvi complicato memorizzare la traduzione di certi costrutti: ecco perché cercheremo di essere chiari e di fornirvi parecchi esempi, associando alla teoria la necessaria pratica. Veniamo al dunque.
Nella lingua latina, esistono dei verbi particolari che reggono il dativo: ciò vuol dire che sono legati a un dativo, anche se, a rigor di logica, ci aspetteremmo un altro caso; accompagnati dal dativo, tali verbi assumono sfumature diverse di significato ed è ovvio, quindi, che per poterli tradurre al meglio dovreste conoscerli bene (in caso contrario, occhio al dizionario, che è una fonte inesauribile di informazioni).
Per la precisione, alcuni di questi verbi che troverete durante le versioni latine nella lingua italiana o sono transitivi (e quindi ci aspetteremmo un accusativo e non un dativo) o sono intransitivi, e in questo caso non ci aspetteremmo un complemento di termine, in latino espresso - come sapete - dal dativo semplice. Sarà dunque necessario adattare alla nostra lingua tali peculiari costruzioni verbali latine.
Quali sono i verbi che reggono il dativo in latino?
Di seguito presentiamo un elenco dei principali verbi che reggono il dativo, ovviamente con traduzione annessa (la traduzione fornita è un nostro personale consiglio e costituisce senz'altro una valida interpretazione del verbo con il dativo):
Verbi latini col dativo
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Traduzione in italiano
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ADSENTIO, -IOR
| Essere d'accordo con | ||
ADVERSOR
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Opporsi a
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ASSENTOR
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Adulare
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AUXILIOR
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Offrire aiuto a
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BENEDICO
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Dire bene di
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BLANDIOR
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Lusingare
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CONFIDO
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Confidare in
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DIFFIDO
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Diffidare di
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FAVEO
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Offrire sostegno a
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FIDO
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Fidarsi di
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GRATULOR
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Congratularsi con
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IGNOSCO
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Essere indulgente con
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INSIDIOR
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Insidiare + oggetto
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INSULTO
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Insulto + oggetto
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INVIDEO
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Provare invidia per
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IRASCOR
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Arrabbiarsi con
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MALEDICO
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Parlare male di
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MINOR
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Rivolgere minacce a
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NUBO
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Sposarsi con
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OBSTO
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Ostacolo + oggetto
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OBTRECTO
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Ostacolare + oggetto
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OCCURRO
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Imbattersi in
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PARCO
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Avere pietà di
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PERSUADEO
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Persuadere + oggetto
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PLAUDO
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Applaudire + oggetto
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SATISFACIO
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Soddisfare + oggetto
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SERVIO
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Essere servi di
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STUDEO
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Dedicarsi a
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SUADEO
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Persuadere + oggetto
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SUBVENIO
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Venire in auto di
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SUCCENSEO
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Arrabbiarsi con
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SUCCURRO
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Venire in aiuto di
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SUPPLICO
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Supplicare + oggetto
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Questi sono i verbi che reggono il dativo e non tutti - come avete visto - vanno tradotti con l'uso del complemento di termine; il verbo SUPPLICO, per esempio, viene tradotto con il complemento oggetto, pur reggendo, in latino, il dativo. Non è niente di difficile, chiaramente: in molti casi, sarà l'intuito ad aiutarvi, e, in quelli più difficili, l'uso corretto del vocabolario.
Frasi d'esempio con i verbi latini che reggono il dativo
Ora mettiamo in pratica la teoria: qui di seguito, infatti, vi mostreremo delle frasi d'esempio che illustrino la costruzione di alcuni di questi verbi con il dativo, e la loro conseguente traduzione; solo analizzando queste e altre frasi e confrontandole con la teoria, riuscirete a capire a fondo l'argomento e a fugare tutti i vostri dubbi: nel caso in cui non doveste comprendere qualcosa, ovviamente, contattateci tramite la sezione Commenti o su Facebook. Veniamo alle frasi:
Esempio 1: Auribus nostris bibliopolae blandiuntur. (Plinio il Giovane)
Traduzione: I librai sussurrano parole dolci ai nostri orecchi.
Esempio 2: Hic diffisus suae saluti inermis ex tabernaculo prodit. (Cesare)
Traduzione: Costui, disperando della propria salvezza, esce inerme dalla tenda.
Esempio 3: Gratulare alicui de aliqua re. (NB: l'espressione è frequente in Cicerone)
Traduzione: Congratularsi con qualcuno per qualcosa.
Esempio 4: Irascuntur admonitioni et taciti repugnant. (Quintiliano)
Traduzione: Si irritano per l'ammonizione e, dopo esser stati zittiti, ribattono.
Esempio 5: (Dicebatur) Numidae maledicere Romanis. (Sallustio)
Traduzione: (Si diceva) che i Numidi insultassero i Romani.
Esempio 6: Si vis apte nubere, nube pari. (Proverbio latino)
Traduzione: Se vuoi avere un buon matrimonio, sposati con un tuo pari.
Esempio 7: Sentio occurrendum esse satietati aurium. (Cicerone)
Traduzione: Avverto che bisogna venire incontro alla noia degli ascoltatori.
Esempio 8: Pedibus plaudunt choreas. (Virgilio)
Traduzione: Ritmano le danze battendo i piedi.
Esempio 9: Agriculturae non student. (Cesare)
Traduzione: Non si dedicano all'agricoltura.
Esempio 10: Quid est quod audeam suadere tibi? (Cicerone)
Traduzione: Perché dovrei osare di dare un consiglio a te ?
Particolarità dei verbi che reggono il dativo: chiarimenti
Avete visto che tra i verbi che reggono il caso dativo ve ne sono alcuni che presentano altre costruzioni, opportunamente illustrate in ogni dizionario. Ve ne proponiamo alcuni esempi, oltre a quelli che si costruiscono con l'accusativo canonico:
- Composti di SUM (ADSUM 'mi avvicino' DESUM 'manco' etc) e verbi d'eccellenza (EXCELLO 'eccello', PRAESTO 'primeggio' etc), che si costruiscono spesso con il dativo;
- I verbi FIDO e CONFIDO reggono il dativo con i nomi di persona, e l'ablativo con i nomi di animali o cose.
Ovviamente, il nostro approfondimento sulla sintassi del dativo può costituire un valido aiuto per il ripasso della lingua latina e, perché no, per lo studio diretto; tuttavia, per padroneggiare con sicurezza la traduzione dei verbi che reggono il dativo latino, la teoria non è sufficiente; il nostro consiglio, come sempre, è quello di abbinare la didattica alla pratica costante e scrupolosa. Traducete, scrivete ed elaborate: solo così potrete divenire ottimi studenti e latinisti!
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