Vi proponiamo un tema svolto sul terremoto in generale partendo dai fatti accaduti all'Aquila, Amatrice e in tutto il Centro Italia e sviluppando tre concetti: prevenzione (assente in Italia), solidarietà (che tutti abbiamo dimostrato) e speranza
Questo tema svolto sul terremoto in generale parte da alcuni dati sull'Aquila, Amatrice e il Centro Italia per fare una riflessione seria non tanto sulla solidarietà, che noi italiani conosciamo benissimo in momenti come questi, quanto sulla prevenzione, nostro tallone d'Achille che ha causato tanti morti e che purtroppo tanti ne farà visto che l'Italia non è pronta per difendersi dai terremoti: la distruzione causata dagli ultimi sismi purtroppo lo ha dimostrato abbondamente. In ultimo parleremo di speranza richiamando La ginestra di Leopardi, poesia in cui questo fiore, nato in una deserta esistenza, riesce a piegarsi senza spezzarsi dinanzi alla crudeltà della natura (e cioè alle avversità della vita).
Sappiamo tutti in fin dei conti che a un terremoto si può reagire con forza e freddezza, seguendo cioè tutte le indicazioni della Protezione Civile (che sono importantissime e che vi invitiamo a leggere e imparare a memoria); un fortissimo terremoto però non lascerebbe scampo a nessuno, forse solo a pochi eletti ed è in quel momento che nascerebbe allora l'accettazione o meglio: la speranza di vivere in un mondo in cui la natura non è matrigna ma ha fatto pace con i suoi figli; è un concetto molto poetico, lo sappiamo, ma in questo tema sul terremoto, a nostro avviso, calza a pennello (e poi potrete comunque eliminare il riferimento evitando di copiare l'ultimo paragrafo).
Alcune raccomandazioni: siamo partiti da una traccia semplice ma siamo convinti che il tema con gli opportuni tagli possa essere usato anche per altre tracce. Vi ricordiamo però che dovete copiare con intelligenza e non come foste dei robot: cercate di imparare da quello che leggete e quindi provate a sforzarvi invece di copiare completamente. Magari lasciatevi ispirare ma non siate sprovveduti: prima o poi dovrete fare un tema, sul terremoto o su chissà cosa non importa, solo contando sulle vostre forze.
Ma vediamo subito la traccia:
Non sempre la natura è madre benigna e non sempre l'uomo riesce a difendersi. Alla luce dei recenti eventi sismici e dei terremoti che hanno lacerato il cuore dell'Italia soffermati su ciò che possiamo ancora fare per difenderci e su ciò che purtroppo non abbiamo ancora fatto. L'essere umano insomma può vivere solo di speranza o può costruire un mondo diverso senza perdersi nella sua immobilità e passività?
Tema svolto sul terremoto in generale, introduzione con dati sui terremoti
Un evento come il terremoto ricorda all'essere umano che dinanzi alla natura non può nulla e, come ogni altra tragedia, sottolinea con il sangue dei morti e il dolore dei vivi che siamo tutti di passaggio. Il segno che i terremoti hanno lasciato nella nostra Italia è indelebile: il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 ha causato la morte di 309 persone, il ferimento di 1600 e oltre 10 miliardi di euro di danni; anche il terremoto del Centro Italia, ormai noto come il terremoto di Amatrice del 24 agosto per via del piccolo centro raso al suolo dall'evento, ha fatto centinaia di morti; sempre il Centro Italia è stato scosso il 26 ottobre da eventi sismici causando feriti e un morto per infarto oltre alla distruzione totale del paesino Ussita. Sono cicatrici che resteranno in eterno impresse sulle pianure e le montagne della nostra Penisola e che ci spaventano e spiazzano.Noi esseri umani crediamo di potere tutto: gli investimenti nella ricerca hanno permesso di sognare la colonizzazione di Marte, con l'avvento di Internet siamo in grado di parlare con chiunque ad ogni ora senza difficoltà, abbiamo trasformato il mondo a nostro piacimento e crediamo di essere onnipotenti. La realtà però è un'altra e terremoti, maremoti e tsunami, malattie inguaribili e molto altro ancora ci ricordano che siamo figli della natura e alle sue leggi purtroppo siamo soggetti. Alla natura matrigna cerchiamo di opporci con la solidarietà di cui parla per esempio Leopardi nel suo bellissimo componimento La ginestra ma dovremmo farlo non solo a posteriori bensì a priori con la prevenzione.
Svolgimento del tema sul terremoto: la prevenzione
L'Italia ha un grande problema in questo senso: dalla seconda metà del Novecento sono stati spesi oltre cento miliardi per intervenire sui danni causati dal terremoto ma sono stati pochissimi gli investimenti fatti per mettere al sicuro edifici pubblici e privati. Recenti studi della Protezione Civile hanno sottolineato che servirebbero circa 150 miliardi per riuscire a proteggersi bene da scosse di magnitudo 6 e riqualificare tutte le strutture: sono indubbiamente un investimento ingente ma oltre al fatto che la stessa somma è stata investita per intervenire sui danni, e quindi a posteriori, non è detto che un investimento del genere debba essere fatto in un solo anno; si potrebbe pensare a distribuire la spessa pubblica per questi eventi in un piano pluriennale e questo renderebbe senz'altro più sicuri tutti.La prevenzione purtroppo sembra essere non ancora sufficiente presso i cittadini: si è stimato infatti che una buona percentuale dei morti è dovuta non direttamente al terremoto ma a comportamenti inadeguati durante l'evento sismico; in molti dunque conoscono male o non conoscono affatto come comportarsi e quali sono le principali misure di sicurezza da adottare in casi come questi. Un terremoto ovviamente scatena panico e senso di impotenza, ed è dunque difficile ricordare cosa fare e come farlo in quel momento, ma è importante che questa mentalità cambi e che l'Italia intera dia maggiore importanza ai consigli degli esperti senza pensare che si è sempre spacciati dinanzi a un terremoto.
Dinanzi alla natura insomma non possiamo molto ma possiamo abbastanza: oltre alla solidarietà, grazie alla quale per le vittime del terremoto del 2016 sono stati raccolti circa 14 milioni di euro dallo stato, si può puntare sulla prevenzione, investire su un futuro più sicuro senza vivere il presente da ignoranti, disfattisti e fatalisti; l'Olanda d'altra parte è riuscita a costruire un grande sistema di dighe che le ha permesso di non essere sommersa dalle acque: perché noi italiani non potremmo evitare questi disastri, o cercare di farlo almeno, investendo energie e risorse in qualcosa di davvero costruttivo? Non possiamo restare immobili dinanzi alla potenza devastratrice della natura, che mai potremo dominare del tutto.
Conclusione del tema sul terremoto: dopo tutto la speranza
Se poi la prevenzione e la solidarietà non fossero sufficienti non resterebbe (purtroppo o per fortuna) che la speranza, la capacità di rialzarci e ripartire, di piegarci senza spezzarci come la "lenta" ginestra di Leopardi in un mondo in cui "non per voler ma per fortuna" abbiamo avuto "e la sede e i natali". Non ci resterebbe insomma che accettare il corso degli eventi, vivere e sognare l'alba di nuovi giorni in cui la natura farà pace coi suoi figli.
Il nostro tema svolto sul terremoto in generale si basa su dati presi da fonti attendibili (es. Protezione Civile) ma richiama più volte la poesia, non forzatamente però, perché La ginestra viene citata come strumento per parlare non solo di solidarietà ma anche di accettazione e forza. Se avete idee diverse ovviamente potete copiare solo ciò che vi interessa ma fate sempre attenzione alla traccia. Nella nostra sezione dedicata ai temi svolti potrete trovare molti altri elaborati e siamo sicuri - lo speriamo almeno - che vi torneranno utili per imparare a fare da voi. In bocca al lupo!
Foto tratta da Pixabay.com