Con questo tema "se fossi un oggetto vorrei essere" per scuola elementare, gli alunni potranno svolgere correttamente il compito d'italiano che è stato affidato loro: troveranno un esempio e dei consigli molto utili
I bambini non sanno proprio cosa scrivere in un tema "se fossi un oggetto vorrei essere" per scuola primaria? Impossibile. Loro hanno sempre una cassaforte di idee originali, che però tende a nascondersi (soprattutto quando la pigrizia prende il sopravvento). Gli alunni sanno bene cosa significa immedesimarsi in qualcosa di diverso rispetto a loro e hanno pensato, almeno una volta, di trasformarsi magicamente in un oggetto che li incuriosisce parecchio. Può essere un aereo, un sottomarino oppure una motocicletta. Di oggetti ce ne sono a bizzeffe e con tutti si possono costruire delle storie fantastiche. Un bel lavoro, questo di descrivere il mondo dal punto di vista di un oggetto, che stimola notevolmente la fantasia e permette di osservare la realtà da un'alta angolazione.
I bambini dovranno quindi prima scegliere l'oggetto da interpretare: sicuramente sarà quello che amano di più. Può essere la macchinina che hanno ricevuto come regalo di Natale o quella moto nuova fiammante che hanno visto recentemente durante una gara. Sanno bene cosa voler diventare per un attimo e il lavoro che spetta ai genitori o a chi segue i loro compiti è quello di correggere gli errori grammaticali e i nessi non proprio logici.
Abbiamo deciso di rendere protagonista del nostro tema svolto su un oggetto che si vuole essere per scuola elementare un sottomarino. Riesce a stimolare la curiosità, visto che si immerge in un posto per i bambini poco conosciuto e che genera sempre grande fascino.
Questo preambolo vi porta direttamente al tema già fatto sull'oggetto che si vuole interpretare per scuole elementari.
Se fossi un oggetto vorrei essere, tema per scuola primaria
Vado 300 metri sotto al mare, ho un corpo robusto e resistente. Cosa sono? Un sottomarino! La mia passione è quella di immergermi e scoprire nuovi luoghi e nuovi pesci. Alcuni sono veramente strani! Non voglio nessuno a bordo perché alcuni sottomarini vengono impiegati per le guerre o per missioni speciali. Io voglio essere libero e voglio andare dove mi porta il cuore.
Tutti mi chiedono il segreto della mia immersione: devo riempire d'acqua delle grandi casse che ho al mio interno per poter essere più pesante della forza che esercita il mare su di me. Semplice come bere un bicchier d'acqua! Questo però non è valido per gli essere umani: non bevete fino a scoppiare per cercare di stare più tempo sott'acqua. Non serve a niente, tranne a sentirvi gonfi come un pallone.
Quando mi immergo, non avverto il freddo nemmeno d'inverno perché il mio corpo è completamente ricoperto di acciaio. Peso all'incirca 1.500 tonnellate e arrivo a pensarne 1.800 quando faccio entrare l'acqua per immergermi. Romperei tutte le bilance del mondo! Ma io mi sento comunque leggerissimo quando sono in acqua: mi muovo lentamente nel mare e osservo tutti i suoi abitanti. Non si spaventano di me perché ormai mi conoscono.
Una volta un banco di delfini ha giocato con me, facendo delle piroette e colpendomi col muso. Mi hanno fatto tanto solletico. Un'altra volta, invece, ho visto una marea di squali che si avvicinavano verso di me... Non mi hanno morso, ma mi hanno terrorizzato! I loro occhi erano così cattivi... Credevo di trovarmi in un incubo!
Io vorrei imparare ad andare ancora più in profondità per scoprire cosa si nasconde negli abissi: mi piacerebbe scoprire quali sono le creature marine che ancora non conosciamo e se c'è qualche specie super-intelligente. Questo è il mio sogno e so che prima o poi lo realizzerò.
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La foto è tratta da Pixabay.com