La proposizione dichiarativa è una tra le subordinate che dovrete senz'altro individuare nel corso di diverse analisi del periodo ;...
La proposizione dichiarativa è una tra le subordinate che dovrete senz'altro individuare nel corso di diverse analisi del periodo; in alcuni casi richiama moltissimo il complemento di specificazione - in quanto risponde alla domanda "di che cosa?" -, ma in molti altri potrebbe crearvi qualche problema. Procediamo, perciò, con ordine: qual è la funzione della proposizione dichiarativa?
La subordinata precisa un elemento nominale indicato nella principale, quindi o un nome o un pronome (dimostrativo); vediamo alcuni esempi:
- Credo in questo: che tu sia davvero bravo
- Questo è ciò che mi fa rabbia: che tu non sia stato in grado di fermarla
- Mi fa star bene il pensiero che potrò incontrarti di nuovo
Come vedete, un elemento nominale della proposizione principale ("questo" nei primi due brevi periodi e "il pensiero" nell'ultimo) è strettamente legato alla proposizione subordinata, all'interno della quale è richiamato da "che" congiunzione e non pronome relativo.
Negli esempi proposti le frasi sono esplicite, visto che il modo del verbo è finito ("tu sia" è congiuntivo presente dell'ausiliare "essere"); le proposizioni dichiarative implicite sono sicuramente più semplici da individuare (come anticipato, sono quelle che rispondono generalmente alla domanda "di che cosa?"); alcuni esempi vi chiariranno senz'altro le idee:
- Aveva timore di non essere all'altezza
- Non poteva più sopportare la paura di perderlo
- Ambisce proprio a quello: arrivare ovunque lui voglia
Per quanto riguarda i primi due casi, soffermatevi sul fatto che è presente la preposizione semplice "di" - frequentissima nella proposizione dichiarativa - e che la domanda "di che cosa?" calza a pennello; nel terzo, invece, la struttura è uguale a quella delle frasi esplicite: cambia soltanto il verbo, che è all'infinito.
La proposizione dichiarativa non va confusa con la soggettiva o la oggettiva, per due semplici motivi: anzitutto, queste sono indispensabili per il corretto funzionamento della frase; la dichiarativa, invece, per quanto la sua assenza comprometta comunque il significato della proposizione, non è necessaria; in seconda battuta, va detto che la dichiarativa è introdotta da una congiunzione ("che") la quale, a sua volta, fa riferimento a un elemento nominale.
L'analisi dei seguenti periodi dovrebbe rendere l'argomento molto più semplice: prestate attenzione a non confondere i vari tipi di subordinata e, soprattutto, a individuare realmente una dichiarativa (in alcuni periodi potrebbe anche non comparire).
- Il dubbio che mi perseguita è questo: che tu mi abbia preso in giro sin dall'inizio
- Indescrivibile è l'emozione di partecipare a un concorso del genere
- La sensazione di non poterti più rivedere mi rende molto triste
- Non riesco a capire dove trovi il coraggio di essere così in tutte le situazioni
- Credi davvero che un vigliaccio del genere possa pensare di raggiungerti?
- Questo è ciò che penso: nel bene o nel male starete sempre assieme
- Ma se sostieni di non aver rubato nulla, perché hai cancellato quel messaggio?
- Ho la certezza, e nessuno me lo toglie dalla testa, che tu sia uno sciagurato
- Potessi pensare che tutto va per il verso giusto, lo farei anche
- Voglio ribadire questo, cari ragazzi: nessuno di voi è inferiore a nessuno