Con questo tema sulla violenza giovanile nella nostra società per scuole superiori, avrete a disposizione dell'ottimo materiale per poterne realizzare uno personale senza errori e per poter riflettere su uno degli argomenti principe delle verifiche d'italiano
Il tema sulla violenza giovanile nella nostra società per scuole superiore racchiude uno degli argomenti più discussi da professori e adolescenti e non senza un motivo preciso: ogni giorno, infatti, si leggono e si sentono notizie di bullismo, di atti di crudeltà nei confronti dei più "deboli" e addirittura insulti contro i professori. Ogni anno che passa, aumentano questi casi assolutamente condannabili... ma bisogna condannare e basta? Dietro a queste azioni violente, ci sono sempre giovani con un carattere in formazione, che magari non hanno conosciuto nemmeno mezza volta nella loro vita la vera felicità, la voglia di stare bene insieme agli altri. Non per questo - e questo è ovvio - deve essere giustificato ogni loro crimine o atto di bullismo mirato a qualsiasi persona.
Leggendo questo nostro tema svolto sulla violenza dei giovani oggi, capirete che non conviene semplicemente dire (e far ruotare attorno a questo l'intero lavoro): "Io condanno tutti gli atti violenti giovanili"; ma bisogna fare un discorso più ampio, più maturo, che gli studenti della scuola superiore sono sicuramente in grado di fare, soprattutto quelli che affronteranno ben presto la Maturità. Ah, per loro abbiamo raccolto tante tracce che potranno capitare quest'anno (con temi annessi)!
Il consiglio che vi diamo è quello di approfondire questo problema della nostra società, senza scrivere le solite frasi trite-e-ritrite. Con questo tema per le superiori sulla violenza giovanile, capirete che è importante anche scoprire le cause di queste azioni violente e che il colpevole non è solo il giovane che le compie, ma anche chi gli sta (o gli dovrebbe stare) dietro.
Vi lasciamo al nostro tema argomentativo sulla violenza dei giovani per scuola superiore: non serve copiarlo tutto, ma capire almeno come si deve procedere per realizzarne uno originale e pieno zeppo di riflessioni (che ai professori interessano molto... e lo sapete meglio di noi!).
Tema sulla violenza giovanile nella nostra società per scuole superiori
Traccia ipotizzata:
Sono all'ordine del giorno le notizie incentrate sugli atti di violenza giovanile: ragazzi che vengono bullizzati, professori che vengono ricoperti di ingiurie e atti vandalici di ogni tipo commessi a scuola o per le strade contro i più deboli. Spiega perché oggi c'è così tanta violenza fra i giovani e se c'è un modo per neutralizzarla.
Tema svolto sulla violenza giovanile oggi per la scuola superiore: inizio
Di chi è la colpa della violenza giovanile? Prima di puntare il dito contro un giovane che commette qualsiasi tipo di atto condannabile, conviene sempre pensare a quello che c'è dietro, a quello che lo ha spinto a diventare un ragazzo brutale, apparentemente senza cuore. Non bisogna condannarlo e basta. Certo, la punizione ci deve essere, ma bisogna anche capire che ogni sua azione è dettata da qualcosa che è dietro di lui e che si nasconde perfettamente, tanto che pochi si interrogano sul passato del ragazzo violento, sull'infanzia che ha vissuto e sulla famiglia che lo ha accudito.
Voglio quindi impostare questo tema sulla violenza dei giovani in maniera diversa. Mi è capitato, in passato, di svolgere dei compiti sul bullismo, sul cyberbullismo e su qualsiasi altra forma di cattiveria perpetrata nei confronti di quelli che vengono definiti i più "deboli" (termine secondo me sbagliato), condannando sempre le loro azioni, Ma mai mi sono chiesto davvero di chi è la colpa della formazione del carattere violento del cosiddetto bullo, del giovane spietato.
C'è chi dà la colpa a videogiochi e a film violenti, capaci di trasformare come per magia il carattere di qualsiasi ragazzo, ma io ho intenzione di indagare a fondo per scoprire quelli che, secondo il mio modesto parere, sono realmente i fattori che portano un ragazzo ad abbracciare la vita della criminalità, a compiere azioni illecite e a distruggere la serenità del prossimo spesso senza alcun tipo di motivo preciso ma per "puro divertimento".
Tema sulla violenza dei giovani in questa società: svolgimento
Voglio subito precisare che chi subisce violenza non è un "debole". Bisognerebbe invertire le parti: il vero debole è colui che compie un'azione aggressiva perché costruisce sé stesso solo attraverso la rabbia e/o la sottomissione di un'altra persona. Solo in questo modo crede di essere qualcuno. Spesso, infatti, i ragazzi violenti sono quelli alla continua ricerca di approvazione: i bulli non agiscono mai da soli, ma sempre circondati da un gruppo di "amici" - più che altro bulli come loro che hanno perduto o forse non hanno mai conosciuto la strada del bene e della vera felicità - e in questo modo perverso diventano personaggi importanti, ricoperti finalmente di attenzioni.
Attenzioni che magari in passato non hanno mai avuto. Il più delle volte i bulli crescono in famiglie disintegrate dai litigi interni; famiglie che vedono i figli come pesi da portare avanti e che non donano mai amore incondizionato; famiglie che non si preoccupano di quello che provano i propri figli, lasciati così alla deriva, senza nessuno che li guidi in uno dei periodi della vita più delicato (e forse il più delicato): l'adolescenza.
Mi è capitato di conoscere ragazzi violenti che hanno commesso tante di quelle azioni deplorevoli che hanno perso loro stessi il conto. Questi, però, sono ragazzi soli: dopo aver tormentato uno o più individui che non rappresentano per loro un vero pericolo, ritornano alle loro case senza veri amici, senza una vita soddisfacente o una persona che sappia amare il loro profondo. Perché nascondono quel profondo, hanno paura di dimostrarsi "deboli": una parola che anche in questo caso non è opportuna... non vogliono dimostrarsi fragili come tutti gli altri adolescenti come loro.
Ci sono stati anche casi di ragazzi che sono arrivati a picchiare i propri professori semplicemente perché non avevano voglia di ascoltare la lezione o per un brutto voto. Si giunge a tanto perché non hanno dei modelli da seguire nelle proprie case: quante volte è successo che, oltre agli insulti e alle percosse da parte di studenti, gli insegnanti hanno dovuto subire anche quelle dei genitori?
Allora la colpa primaria dei giovani violenti è dei genitori, è della famiglia: senza una solida famiglia alle spalle, che sappia guidare il ragazzo nella tormentata adolescenza, dandogli gli strumenti per affrontarla al meglio, senza proteggerlo continuamente anche quando ha torto, è normale che nascano casi di ragazzi che parlano attraverso la violenza.
Tema su violenza giovanile e bullismo per le superiori: conclusione
Bisogna anche pensare a una famiglia allargata: la nostra società. Sono innumerevoli le notizie di ragazzi che commettono crimini anche più atroci, che arrivano addirittura a uccidere per futili motivi. Famiglia e società devono aiutare questi ragazzi fragili, problematici, prendendoli per mano e permettendo loro di scoprire che la felicità non è fatta di violenza e approvazione da parte di gente problematica come loro, ma che essa consiste nel fare del bene e di stare bene anche con chi è diverso da noi.
Altri temi su violenza giovanile, bullismo e cyberbullismo
Volete leggere alti temi sulla violenza giovanile? Qui di seguito troverete tutto quello che stavate cercando: avrete così la possibilità di rendere ancora più completo il vostro lavoro d'italiano e magari affrontare la prima prova degli esami di stato con meno paranoie (una traccia del genere non è impossibile che vi capiti):
Questo tema sulla violenza dei giovani nella nostra società per la scuola superiore è in grado di darvi degli spunti di riflessione non indifferenti. Se comunque volete essere sempre pronti per affrontare verifiche d'italiano incentrate sull'argomento della violenza o su altri problemi di oggi, non dovete far altro che consultare la nostra sezione dedicata ai temi svolti per le scuole superiori: una raccolta che vi permetterà di essere sempre preparati!
La foto è tratta da Pixabay.com